Serie A, Parma-Lecce 2-0: le pagelle

Pubblicato il 13 gennaio 2020 alle 23:15:00
Categoria: Serie A
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Ecco le pagelle di Francesca Devincenzi per la gara Parma Lecce, terminata 2-0 per il Parma con le reti di Iacoponi e Cornelius. 

Sepe 6: A parte un intervento su Mancosu non è super impegnato, ma sempre attento, anche nel guidare la difesa.

Darmian 6,5: Parte male, con Mancosu che lo salta ed errori banali in appoggio. Cresce alla distanza e convince.

Iacoponi 7: La favoletta del piccolo grande uomo. Segna il primo gol del decennio lui che ha voluto Parma a costo di scendere in C per prendersi insieme la A. Sbocca una gara pericolosamente inchiodata, regalando romanticismo e dolcezza a una serata che poteva essere gelida.

B. Alves 6,5: Sta ritornando la roccia della scorsa stagione. Prezioso e preciso in marcatura, sbaglia poco o nulla in ripartenza. Spende un giallo prezioso per fermare un contropiede pericoloso.

Gagliolo 6,5: Parte con un'occasione da gol, e capisci che ha in canna colpi preziosi. Prestazione di spessore dietro, interessanti le proposizioni offensive. C'è il suo zampino nel gol del 2-0.

Grassi 5,5: Resta in ombra anche nella ripresa, quando il Parma cresce. Forse Hernani non è la miglior compagnia per lui: qua intravedere qualcosa, ma tutto sommato non convince. Nervoso, prima rischia il giallo, poi se lo prende. (dal 77' Scozzarella sv).

Hernani 7: Nel primo tempo parte bene, poi si spegne, ma nella ripresa regala la miglior gara da quando è gialloblù. L'angolo del primo gol è suo. (dal 84' Gervinho sv),

Kurtic 6: Ci mette impegno, e tutti i numeri che ha e conosciamo. Sembra un pò al rallentatore rispetto ai meccanismi ducali, ma con soli due giorni di ambientamento fa anche troppo.

Kulusevski 5,5: Nel primo tempo cammina, nel secondo si sveglia, meglio verso la fine. Ma è lontano dal giocatore che conosciamo.

Inglese 5,5: Qualche buona idea, una rovesciata nella ripresa, un paio di spunti in avvio di gara. Poi molto nervosismo, che gli costa anche il giallo. (dal 70' Cornelius 7: Come Re Mida: tocca una palla e diventa oro, o meglio, gol).

Kucka 7: E' l'unico a non demeritare anche nel primo tempo, anche se partendo dalla trequarti pare un pò sacrificato, e un pò in difficoltà. Ha sulla testa una buona occasione, cresce ancora nella ripresa e mette lo zampino nel secondo gol.

All. D'Aversa 6,5: Vince a ritmo lento, senza ansia di chiudere una gara pesante e inchiodata. Ci mette l'intelligenza di non avere fretta e il coraggio di prova a chiuderla: Cornelius lo ripaga, Gervinho quasi.

Gabriel 6 : il Parma si rende pericoloso quando va in fuorigioco, ma lui, nonostante il gioco fermo, risponde sempre presente. Una gara reattiva la sua, ma nel secondo tempo meno: se prima non può nulla sul colpo di testa di Iacoponi dell’1-0, poi non esce in occasione del traverso di Kurtic da cui arriva il raddoppio di Cornelius. Nel finale evita il trias a Gervinho.

Donati 6 : seconda maglia da titolare consecutiva per lui che si conferma in netta crescita. Nella sua corsia di competenza, però, agisce un certo Gagliolo che, quando si accende, mette tutti in apprensione: lui però c’è. Alla distanza, però, cala fisicamente e dalla sua mattonella spiove il traversone da cui il Parma trova il raddoppio.

Lucioni 6: rischia poco, anche in fase di impostazione. Una gara ai limiti della sufficienza però, non è da lui: non riesce a contenere Cornelius quando il numero 11 dei ducali, appena entrato, sigla il 2 a 0.

Rossettini 5.5: una gara non brillantissima, complice anche un Parma che per 45 minuti non produce nessuna palla gol. In occasione del 2 a 0 gialloblu, nemmeno lui vede arrivare Kucka che centra la traversa tutto solo in area.

Dell’Orco 5.5: dopo la prova ordinata contro l’Udinese, è chiamato ancora a sostituire Calderoni. Darmian e Kulusevski, però, lo mandano in tilt e lui soffre terribilmente.

Tachtsidis 4.5: il periodo di calo fisico e di attenzione non accenna a finire. Lui sbaglia, tanto, anzi troppo: nel cuore del campo non si può sbagliare così ingenuamente. Nel secondo tempo, poi, si macchia anche dell’errore in copertura su Iacoponi che svetta di testa e manda in vantaggio i ducali. Ennesima giornata da dimenticare.

Petriccione 6.5: deve dare lezioni di impostazione al compagno di reparto Tachtsidis. Macchia un ottimo primo tempo dal cartellino giallo per il piede a martello di Hernani. Cerca di manette lo stesso ritmo anche nel secondo tempo, ma il fiato

Deiola 6: nemmeno il tempo di presentarsi e va subito in campo dal 1′. Il suo biglietto da visita è una prova quasi da veterano: parte col piglio giusto, evidentemente vuole convincere subito i suoi nuovi compagni e tifosi. Inizia con un gran recupero di palla, prosegue mettendo ordine alla manovra. Quando inizierà a capire i momenti di inserimento, potrà diventare un grande acquisto. (dal 86′ Rispoli, senza voto: entra nel finale per tentare di dare qualcosa in più in fase di spinta. Solo un colpo di testa in pieno recupero che non centra la porta).

Mancosu 6: si vede poco palla al piede, ma fa tanto movimento in fase di non possesso, utilissimo alla sua squadra. Un paio di belle iniziative in area di rigore avversaria, ma non sempre trova la soluzione giusta per mandare i compagni a rete. Nel secondo tempo prova ad accendersi: prima scalda i guantoni di Sepe, poi, prima di uscire, si deve deviato un gran tiro dal limite dell’area (dal 63′ Lapadula 6: entra e il Lecce crea subito qualche buona occasione. Si divora il 2-1 a pochi passi, dopo una bel numero, stampando la palla sulla traversa. La scossa, però, non arriva).

Falco 5.5: è l’elemento con maggiori qualità in campo, anche se non sempre riesce a farla uscire tutta. Ci mette sempre lo zampino, in ogni azione, ma spesso si intestardisce con qualche dribbling di troppo che, puntualmente, costano la palla persa.

Babacar 5.5: non si può certo dire che sia mancato l’impegno, ma El Kuma non incide. Fa tanto movimento, a volte telecomandato da Liverani, ma in area di rigore sta poco e non se ne capisce il motivo.: quando scarica sulle ali non va a mordere in aree di rigore. E’ un suo limite o una richiesta dell’allenatore? (dal 77′ Vera, 5: due calci di punizione, uno poco forte, l’altro troppo debole. Il risultato non cambia).