Da qualche settimana non si parlava della situazione economica e finanziaria del Milan, ma nella giornata odierna i tifosi rossoneri sono tornati a leggere notizie in tal senso, in seguito al CdA che si è tenuto nel pomeriggio. Un Consiglio d'Amministrazione che ha spostato di otto mesi la scadenza della tranche di 15mln di euro di uno dei due bond del Milan sottoscritti da Elliott e dal club rossonero attraverso una società lussemburghese (la Project RedBlack, ''progetto rossonero''): un modo come un altro per ottenere liquidità nell'immediato, insomma, ma il Milan avrebbe dovuto restituire quei 15mln (legati al secondo bond, da 54.3mln) entro il 15 ottobre 2018 e rischiare di non rispettare in toto i parametri imposti dalla FIGC per l'iscrizione ai campionati.
E così, si è deciso di spostare la scadenza di quel versamento al 30 giugno 2019: una scelta che ha causato i timori dei piccoli azionisti, subito rassicurati dall'amministratore delegato Marco Fassone. I soci di minoranza temevano per la liquidità del club, ma il dirigente rossonero ha subito spento ogni dubbio: ''Questa mossa non c'entra con le disponibilità economiche della società - spiega Fassone -. Attraverso lo spostamento dei 15mln al 30 giugno 2019 siamo perfettamente aderenti ai parametri richiesti dalla FIGC''. Nessuna novità, invece, riguardo al rifinanziamento del debito con Elliott, e verosimilmente arriveranno notizie in tal senso prima della fine del campionato. Saranno settimane importanti per il Milan, che sul campo lotterà per il 7° posto e per l'Europa League, e intanto attenderà le sanzioni dell'UEFA per le violazioni al Fair-Play Finanziario delle scorse stagioni (previsti il settlement agreement e la stangata) e il responso sul rifinanziamento.
