Non si placano le polemiche tra l'agente di Gustavo Gomez e il Milan. Dopo le tensioni dei giorni scorsi fra Paraja e Mirabelli (i rumors parlano di una riunione finita con bicchieri rotti e sedie ribaltate nell'ufficio del Ds, episodio poi smentito) è tornato ora a parlare il procuratore del difensore: "Ormai, nel mondo del calcio tutti i giocatori, tutti i dirigenti, tutti gli allenatori ridono della situazione che si è venuta a creare al Milan -ha dichiarato a Tuttosport- Mi auguro che il club venga rappresentato di nuovo da personaggi all'altezza: vi garantisco che il Milan sta attraversando un momento di grande confusione. Se prendi un giocatore di terza o quarta categoria, e lo metti in serie A, non devi stupirti se poi fa brutta figura. Se non hai il livello intellettuale e professionale per dirigere un grande club e te lo danno lo stesso in mano, i risultati non sono buoni". Questo il durissimo affondo.
Augusto Paraja ha poi svelato alcuni retroscena delle trattative: "Noi siamo stati trattati malissimo, senza motivo. I dirigenti del Boca sono arrivati da Buenos Aires, hanno portato una maglia come regalo e in cambio non hanno ricevuto nemmeno un caffè. Questo è stato l'inizio, immaginatevi com'è finita la riunione. Quando ci siamo ritrovati insieme in ascensore, quelli del Boca non volevano credere a quello che è successo - ha continuato -. Hanno offerto, 5 e poi 6 milioni per Gustavo Gomez: niente da fare. Eppure era un affare anche per il bilancio".