Sono giorni importanti in casa Milan. I rossoneri hanno ristabilito l'ordine societario, con il fondo Elliott proprietario del club, Scaroni presidente ed un consiglio di amministrazione ben definito. Una situazione che ora porta serenità in casa rossonera da tutte le parti. Compreso chi aveva fatto la voce grossa dopo le incertezze targate Yonghong Li e delle annate precedenti. Tra questi, i Piccoli Azionisti del Milan, tra i primi a lamentarsi della situazione societaria. Ora, però, tutti sono più sereni: parola di Giuseppe La Scala, vicepresidente dell'Associazione dei Piccoli Azionisti.
Intervenuto a Radio Sportiva, ha parlato dell'assemblea e di Elliott. "Ora l'aria è più serena, non ci sono le incertezze di prima e sorprese di cui aver paura. Ora bisogna capire quanto effettivamente il fondo lavorerà per costruire il Milan. Ad oggi, non mi sento di scommettere sulla loro presenza per tre anni. O investono pesantemente per riportarlo in alto e poi venderlo, o ristrutturare la società. Ci saranno grandi movimenti nel mercato. Da tifoso sono triste, ma la cessione di Bonucci potrebbe essere un segno: si risparmierebbero 30 milioni dal bilancio, e a fine contratto lui avrà 34 anni, per cui sarà difficile ottenere quella cifra in futuro".
Un cambiamento societario che, però, ha portato alla rimozione di personaggi di spicco: oltre a Yonghong Li e ai suoi uomini di fiducia, è stato rimosso anche Marco Fassone, ex amministratore delegato della società. "Mirabelli è competente - dice La Scala - mentre Fassone ha vissuto il classico cambiamento traumatico. Prima dell'assemblea stava concordando con Elliott dimissioni e buonuscita, ora invece l'accordo è saltato, voleranno gli stracci e sicuramente finiranno in causa".
