Serie A, Milan: Elliott rivoluziona il CdA, Maldini farà parte della dirigenza?

Pubblicato il 10 luglio 2018 alle 08:47:00
Categoria: Serie A
Autore: Marco Corradi

Il Milan non è più cinese, e dopo poco più di un anno si chiude l'infausta parentesi legata all'imprenditore asiatico Yonghong Li, tagliato fuori dalla mancata restituzione del debito di 32mln nato dopo il mancato aumento di capitale nelle casse rossonere: Elliott l'ha anticipato e pretendeva la restituzione entro ieri, che ovviamente non è arrivata. E così, è iniziato il processo di escussione del debito, che porterà il fondo speculativo di Paul Singer (noto per il fallimento dell'Argentina) ad effettuare il takeover del club e diventare proprietario delle azioni di Yonghong Li: Elliott completerà questo passaggio entro 7-10 giorni, ma potrà già muoversi con fare presidenziale a breve, dopo che il tribunale del Lussemburgo ratificherà l'insolvenza e il passaggio del club nelle mani del fondo.

E il passaggio, anche se è destinato a restare di breve durata, visto che Elliott vorrebbe rivendere in tempi rapidi (magari a Commisso, magari a Rybolovlev, magari ad altri: in lizza i Ricketts, Ross e qualche mister X), non sarà certamente indolore per l'attuale board e per l'attuale dirigenza. Elliott ha già annunciato la defenestrazione dei consiglieri d'amministrazione fedeli a Li, che entro 10 giorni verranno cacciati: li sostituiranno Viktor Schuh, Aldo Savi e Gloria Centineo Cavarretta Mazzoleni, oltre probabilmente al figlio di Paul Singer. Ci sarà dunque un CdA fedele a Elliott, che si è impegnato a prestare altri 150mln di euro per fare fronte alle esigenze di cassa e al calciomercato, che sarà ovviamente più tranquillo di quello del 2017-18: c'è a tener buona l'UEFA, e soprattutto il Milan sembra aver capito che è meglio fare un paio di colpi oculati, rispetto a 11 acquisti tutti in un colpo. E oltre al management, rischiano anche Fassone e Mirabelli: l'ad potrebbe essere sacrificato, il ds invece non convince e alla finestra in caso di cambi societari immediati ci sarebbe Giuntoli. Chi invece potrebbe entrare nella dirigenza, dopo anni di accostamenti infruttuosi, è Paolo Maldini: Elliott l'ha contattato e vorrebbe farne il volto del club. Tutto questo non dovrebbe bastare a convincere l'UEFA a riammettere il Milan in Europa, ma almeno è un punto di partenza.