Lotta per non retrocedere: le neopromosse non convincono i bookie

Pubblicato il 6 ottobre 2020 alle 16:30:36
Categoria: Serie A
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La Serie A entra nel vivo e già dalle prime giornate inizia a delinearsi il quadro di una stagione che si prospetta ricca di sorprese sia ai piani alti che nelle retrovie. Se solitamente l'attenzione dei media nazionali è abituata a concentrarsi sui giganti del campionato nostrano decisi a darsi battaglia per contendersi lo scudetto, anche nelle parti basse della classifica ha preso il via una lotta all'ultimo punto entusiasmante che coinvolge le neopromosse e tutte quelle società ormai da anni abituate a contendersi un posto in paradiso con un piede all'inferno.

La Serie A del resto ha uno storico di salvezze impossibili che può far ben sperare anche chi, ai nastri di partenza, è già dato per spacciato. A tal proposito si pensi alla Reggina di Walter Mazzarri che nella stagione 2006/07, partendo con un passivo di -11 inflitto dalla giustizia sportiva per la vicenda Calciopoli, riuscì a centrare una salvezza insperata salvandosi all'ultima giornata al Granillo battendo 2-0 i campioni d'Europa del Milan. Qualche anno prima, nel 2001/02, fu il Chievo dei miracoli di Luigi Delneri a stupire, centrando una permanenza in A del tutto insperata arrivando incredibilmente a pestare i piedi alle grandi del campionato da outsider totale finendo in quinta posizione al termine del campionato con un solo punto di distacco dalla zona Champions.

 

 

 

Tante altre stoiche resistenze in A meriterebbero una menzione ma parlando in concreto e lasciando da parte i memorabilia del campionato si può già parlare di numeri... Nelle quote pubblicate da www.888sport.it la retrocessione sarà un ménage à trois tra le neopromosse. Del resto negli ultimi anni a rimetterci le penne è stata sempre almeno una squadra salita dalla cadetteria. L'ultima volta che questa spietata regola statistica non è stata osservata risale alla stagione 2007/2008 quando a ritrovare la massima serie furono tre storiche grandi del campionato, Juve, Napoli e Genoa, che mantennero la "rendita di posizione" a spese di Empoli, Parma e Livorno. Accadde la stessa cosa anche la stagione precedente quando Catania, Torino e Atalanta riuscirono a resistere tra i grandi, mentre a scendere nei meandri della B furono Chievo, Ascoli e Messina.

Per i bookie ad avere i giorni contati è su tutti lo Spezia di mister Vincenzo Italiano. Gli aquilotti volati in Serie A per la prima volta in 114 anni di vita sognano in grande ma per gli esperti di quote la loro permanenza tra i grandi sarà breve, visto che sono offerti di nuovo in B attorno agli 1.15, quasi una certezza dal punto di vista quotistico. Nonostante ciò Galabinov e compagni sono abituati a stupire e già contro ogni pronostico lo scorso anno sono riusciti ad eliminare ai playoff il più blasonato Frosinone di Alessandro Nesta accendendo così le speranze di una piazza caldissima che il patron Gabriele Volpi vuole far crescere applicando una gestione societaria ispirata all'Atalanta e al Sassuolo, realtà provinciali capaci da anni di tenere testa alle nobili del campionato.

Anche il Crotone di Giovanni Stroppa sembra destinato - almeno seguendo la logica dei bookmaker - a dover tornare presto in cadetteria, offerto al termine della presente stagione in zona retrocessione a 1.33. La formazione calabrese crede nella permanenza in A, forte anche della storica salvezza conquistata nel 2016/17 al primo anno nel massimo campionato, quando la squadra di Davide Nicola riuscì a mettere insieme ben 20 punti nelle ultime 9 gare regalando ai pitagorici un'altra stagione nel Gotha del calcio italiano.

Meno traballante ma sempre a rischio la situazione del Benevento, offerto di nuovo in B a fine stagione a 1.66. La squadra di Pippo Inzaghi è entrata in A dalla porta principale avendo guadagnato la promozione con ben 7 giornate di anticipo eguagliando così il record dell'Ascoli del 1977/78. Passare indenni dal Vigorito non sarà facile per nessuno e la Strega, grazie agli acquisti di Glik, Caprari e Lapadula, ha aggiunto qualità ed esperienza in ogni reparto, avendo già dimostrato di meritarsi questo palcoscenico con l'esordio stagionale bagnato dal rocambolesco successo esterno a Marassi contro la Samp.

 

 

Proprio la Doria secondo i bookie sembrerebbe essere una delle candidate papabili per la discesa agli inferi in virtù di una quota retrocessione che viaggia attorno ai 7.50. Dal mercato non sono arrivati nomi importanti e il salvataggio alle ultime giornate nello scorso campionato non può far dormire sonni tranquilli alla formazione ligure che recentemente ha anche attraversato importanti scossoni societari che hanno portato nello scorso febbraio allo scioglimento dell'intero consiglio d'amministrazione, mentre rimbalzano voci di cambi di proprietà (per ora smentiti) e problemi di bilancio. Non se la passa bene nemmeno il Parma, offerto retrocesso a 5.50. I ducali nella finestra di mercato estiva hanno per ora preso soltanto un giocatore (l'argentino Valenti del Lanus) mentre sembra imminente la cessione del club all'emiro del Qatar Saleh Al Hamad Al Mana, magnate del commercio e dei trasporti che vanta rapporti molto stretti con Guido Barilla, il leader dell'omonimo gruppo industriale tra i sette investitori che fece rinascere il Parma dopo il fallimento del 2015. Udinese e Verona a 6.50 completano il quadro delle candidate al precipizio, sebbene sia gli scaligeri che i friulani sembrano essersi mossi accuratamente sul mercato e tra le possibili in corsa dovrebbero riuscire a sfangarla anche quest'anno. Distanti nelle quote il Cagliari a 10.00, il Bologna a 15.00, il Sassuolo a 25.00 e il Torino a 33.00, un sospiro di sollievo per queste formazioni che ai nastri di partenza sperano di risparmiarsi una stagione di passioni ma che comunque, anche guardando l'andamento delle ultime stagioni, potrebbero faticare più del previsto per restare in A.

Sempre in tema di numeri, negli ultimi 10 anni la quota retrocessione non ha mai superato 39 punti con una media di permanenza nella massima serie che si attesta sui 35,7.