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Rivivi le emozioni di Lazio-Inter: cronaca, pagelle e tabellino
Una Lazio da rimonta condanna l'Inter alla quattordicesima sconfitta stagionale. All'Olimpico finisce 3-1. Apre Milito su calcio di rigore, quindi nel secondo tempo i biancocelesti si scatenano andando a segno con Kozak, Candreva e Mauri nel finale. I ragazzi di Reja chiudono la stagione al quarto posto, quelli di Stramaccioni al sesto. Entrambe le squadre sono qualificate per la prossima Europa League.
Gli assenti dell'ultima settimana sono nomi illustri: Klose per la Lazio, Sneijder per l'Inter, entrambi per infortunio. Accanto a Milito c'è solo Alvarez, con Poli a centrocampo, mentre Kozak è supportato dal trio Lulic-Candreva-Mauri.
La gara si gioca sui più fronti con un orecchio alle notizie che arrivano da Catania, dove è impegnata l'Udinese e da Napoli. Pronti via e Mauri potrebbe già esaltare l'Olimpico, ma Samuel è autore di un prodigioso recupero. Tanto affollamento a centrocampo e poche occasioni da gol: Guarin è fra i più attivi e ci prova con tiri da fuori. Al 45' l'episodio che sblocca l'incontro: Maicon è steso da Ledesma e Damato indica il dischetto fra le polemiche laziali. Fallo netto avvenuto al limite dell'area: dentro o fuori? Per il direttore di gara è rigore, che Milito trasforma siglando il suo 24o centro in campionato. Record personale di marcature eguagliato.
Nella ripresa è tutta un'altra Lazio: la prima sberla alle sicurezze dell'Inter arriva al 58'. Corner di Ledesma, uscita poco convinta di Castellazzi, Kozak di testa fa 1-1. Neanche cinque minuti dopo i biancocelesti realizzano il sorpasso: Lulic fa il fenomeno sulla sinistra, mette in mezzo per Candreva e il centrocampista romano non sbaglia da ottima posizione. Castellazzi tocca ma è 2-1. L'Inter prova a rispondere: c'è Pazzini, poi il debutto di Longo (classe '92) ma gli sforzi producono solo un maldestro palo di Biava nel tentativo di anticipare il numero 7 interista. Al 91' cala il sipario: Kozak spara addosso a Castellazzi, Mauri raccoglie la respinta e firma il 3-1. Tutto inutile: l'Udinese sbanca Catania e la festa Champions League è bianconera.