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Altro risultato duro da digerire per Antonio Conte. Dopo il ko casalingo contro la Samp di settimana scorsa, oggi un mezzo passo falso al Tardini, e a sorpresa l'allenatore della Juventus si prende la colpa del pareggio emiliano ai microfoni di Sky Sport: ''Sul gol del Parma ho le mie colpe perche' avevo chiamato il velo di Vucinic, con Paletta che e' stato bravo ad anticipare e dare subito in profondita' per Sansone. Nessuna ingenuita' dei ragazzi, ma solo colpa mia. Senza quell'errore staremo parlando di una Juve che espugna il Tardini e tiene le distanze dalla seconda".
Conte quindi non recrimina nulla ai suoi ragazzi, che hanno provato in tutti i modi a chiudere la partita sull'1-0, tenendo alto ritmo offensivo e concentrazione, cosa che non era avvenuta contro la Samp. "Diamo merito alla squadra di Donadoni per essere riuscita a pareggiare, mettendoci anche in difficolta' nel finale. Dispiace lasciare qui due punti pero' rispetto alla Samp ho visto una squadra piu' attenta e decisa. Oggi potevamo sfruttare meglio alcune situazioni sull'1-0 dove abbiamo sbagliato l'ultimo passaggio, ma non e' mai mancata la voglia di chiudere la gara anche a costo di prenderci dei rischi in difesa. La squadra sta bene fisicamente, come si e' visto oggi, nonostante i 120 minuti giocati mercoledi' in Coppa Italia".
Poi si passa alla questione attaccanti: ai bianconeri manca una punta di peso, un attaccante da area di rigore, e a questo si deve aggiungere un Vucinic a mezzo servizio. "Se si puo' far qualcosa si fara' pero' ci sono pochi soldi e quindi dovremo studiare qualche soluzione 'low cost', a meno che il presidente non mi dica che ci sono disponibili 50 milioni, ma non credo che succeda. Vucinic? Lo stiamo gestendo sia durante la settimana sia durante la partita. E' inevitabile pero' che non allenandosi regolarmente non possa giocare 90 minuti senza rischiare di doversi fermare per un mese".
Poi l'allenatore della Vecchia Signora chiude con una battuta sul campionato e le concorrenti della Juventus nella corsa allo Scudetto: "Il campionato non e' mai stato chiuso e sappiamo che ci sara' da lottare fino alla fine. Ci sono grandi competitori in Italia, come Napoli e Lazio, ma anche Milan o Inter: dobbiamo guardarci da tutte le avversarie".