Juventus, Allegri fissa la quota scudetto: "Servono 96 punti"

Pubblicato il 5 gennaio 2018 alle 14:31:04
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

La vittoria nel derby di Coppa Italia contro il Torino tiene la Juventus di Massimiliano Allegri in corsa su tutti i fronti. I bianconeri hanno chiuso il girone di andata in Serie A con 47 punti nelle prime 19 giornate al secondo posto alle spalle del Napoli. Per poter puntare allo scudetto, però, ripetere il medesimo cammino anche nel girone di ritorno potrebbe anche non bastare. Parola di Massimiliano Allegri che nel corso della conferenza stampa di vigilia della sfida contro il Cagliari fissa la 'quota scudetto': "Ci mancano i punti di Bergamo e il punto in casa con la Lazio. Due rigori sbagliati, cose che possono succedere. Abbiamo fallito a Genova con la Sampdoria. Ma abbiamo fatto tanti punti, infatti alcune squadre si sono staccate. Bisogna continuare a vincere per battere il Napoli, che ha fatto grandi risultati e ha alzato la soglia scudetto. Adesso ci vogliono 96 punti...", assicura il tecnico toscano.
 
Per non concedersi passi falsi, la Juventus dovrà dare il massimo contro un Cagliari insidioso: "E' un avversario veloce, ben organizzato e riparte molto bene. Giocare lì non è semplice, ma dobbiamo vincere. Ci vuole una partita attenta e seria. Ricordo Carpi, le partite di Doha... Quando arriva la pausa invernale si rischia di andare in difficoltà". Contro gli isolani, però, non mancheranno le defezioni: "De Sciglio, Buffon e Cuadrado restano indisponibili. Sturaro e Marchisio da valutare, Howedes procede nel suo recupero ma non c'è una data per il rientro. Mandzukic sta bene, come tutti gli altri. Buffon ha preso un colpo a Napoli, poi ha avuto un risentimento dietro a un polpaccio in Grecia e tornerà dopo la sosta". Una chiosa finale su Paulo Dybala e sulla possibilità di giocare centravanti: “Paulo nel derby ha giocato bene come tutti i compagni. E' un uomo da 15 gol a campionato, poi ci sono stagioni in cui può salire a 20, ma non può fare il centravanti in una grande squadra. Potrebbe esserlo in squadre in cui si trova a 50 metri dalla porta, non a 20 come accade a noi. Il meglio lo dà quando ha spazio per partire da più lontano".