Inter, Guarin chiama i nerazzurri: "Riportatemi a casa"

Pubblicato il 8 febbraio 2018 alle 11:17:50
Categoria: Serie A
Autore: Piergiuseppe Pinto

Dal 2016 allo Shanghai Shenhua dopo l'addio all'InterFredy Guarin non ha mai fatto mistero di aver conservato la fede nerazzurra. Al punto che sarebbe disposto a tornare a Milano. In un'intervista alla Gazzetta dello Sport, il colombiano è stato molto esplicito sulle possibilità di una seconda avventura all'Inter: "Tornerei subito, l'ingaggio sarebbe l'ultimo dei problemi, accetterei anche 1/5 di quanto percepisco adesso. Ne parlai anche con Ausilio l'anno scorso, quando Mancini si dimise. C'era De Boer e molta confusione, ma sarei tornato. Economicamente, purtroppo, non fu possibile". Nessun rimpianto, però, riguardo l'esperienza cinese: "Ho appena rinnovato con lo Shanghai, ma è difficile prevedere il futuro, vedremo. Il campionato è competitivo e sta crescendo molto, e la mia avventura sta andando bene qui: mi sento importante e ho altri due anni di contratto, abbiamo raggiunto la Champions League asiatica e la Coppa di Cina, ma l'Italia mi manca. Non mi pento di nulla, questa è un'avventura utile per il futuro, ma io amo l'Inter".

Guarin è poi tornato sulla trattativa che lo vide protagonista di uno scambio con Vucinic, che avrebbe portato il colombiano alla Juventus: "Volevo rimanere, fu Mazzarri ad insistere, perché credeva in Vucinic. I bianconeri mi volevano al mio arrivo in Italia, ma avevo scelto l'Inter. Certo, se l'allenatore ti dice di andare via, a quel punto devi valutare la situazione. Fu Moratti ad essere decisivo per la mia permanenza, gli devo molto ed è come un padre per me. Ma anche Zanetti Cordoba mi aiutarono, e non dimenticherò mai il gesto dei tifosi della Curva e la loro manifestazione per non farmi andare. Fu uno degli episodi più belli oltre al gol al Vaslui e quello nel derby con il Milan". Infine, un commento all'attuale situazione nerazzurra: "La squadra è forte, Icardi e gli altri meriterebbero almeno il quarto posto. Adesso sono deluso per gli ultimi risultati, come tutti i tifosi, ma sono fiducioso per la Champions: questa può essere la stagione della svolta. A differenza nostra, poi, c'è Suning, su cui si può stare tranquilli, mentre quando ero io all'Inter non si sapeva chi sarebbe arrivato, e la solidità societaria è fondamentale, incide sui risultati".