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Rivivi le emozioni di Genoa-Juventus: cronaca e pagelle
Continua la marcia in campionato della Juventus, che ottiene a Genova la terza vittoria (3-1) e mantiene la testa della classifica a punteggio pieno. Una vittoria maturata nel secondo tempo, quando i gol di Giaccherini, Vucinic (su rigore) e Asamoah vanificano il vantaggio iniziale di Immobile al 18'.
Dopo le tante voci della vigilia, Carrera non rischia Lucio in difesa, scegliendo Caceres e De Ceglie sulle corsie esterne e Giovinco e Matri in avanti. Nel Genoa De Canio si affida agli ex Immobile e Borriello, con Bertolacci a centrocampo. L'avvio di gara è subito su ritmi molto alti e sono proprio i padroni di casa ad imperversare. Prima Borriello non trova lo specchio con un diagonale poi Immobile si divora un'occasione d'oro davanti a Buffon. Al 18' è però proprio l'ex Immobile a superare il portiere bianconero con un destro preciso dal limite. La Juventus fatica a reagire e rischia tantissimo nel finale, con Borriello che si vede respingere una conclusione a colpo sicuro da un magistrale intervento in scivolata di Bonucci. Il primo tempo si chiude con un'occasionissima sprecata da Matri, in sospetto fuorigioco davanti a Frey.
La seconda frazione si apre senza cambi, nonostante le prestazioni negative di diversi bianconeri, ma con la Juventus decisamente proiettata in avanti. Il Genoa prova ad alzare le barricate in difesa, rendendosi anche pericoloso con un colpo di testa di Sampirisi a lato di pochissimo. Al quarto d'ora la svolta della gara, con alcuni minuti non adatti ai deboli di cuore: Bertolacci manca il 2-0 facendosi ipnotizzare da Buffon, sulla ripartenza Vucinic serve Giaccherini che trova il pari con un destro a girare. Da quel momento i bianconeri salgono in cattedra e ottengono i tre punti grazie al rigore di Vucinic, procurato da Asamoah, e al gol proprio del centrocampista ghanese che chiude i conti nel finale.
Un secondo tempo autorevole per i campioni d'Italia, capaci di resistere nei momenti di massima pressione del Genoa e letali nel concretizzare pochi attimi dopo il miracolo di Buffon su Bertolacci, dominando poi il resto della gara grazie anche al supporto di un Vucinic ormai indispensabile e ottenendo un successo prezioso in vista dell'esordio in Champions. Per la squadra di De Canio gli applausi si fermano soprattutto al primo tempo, in cui mette alle corde sul piano fisico la difesa bianconera e concede agli attaccanti di Carrera una sola occasione. Subisce, anche psicologicamente, la mazzata del pari dopo aver fallito il 2-0 ed esce del tutto dalla gara.