Chievo, Giaccherini attacca Sarri: "Non mi ha mai capito"

Pubblicato il 9 febbraio 2018 alle 19:35:42
Categoria: Serie A
Autore: Luca Servadei

Maurizio Sarri e i suoi titolarissimi. Il Napoli vola in campionato e dopo 23 giornate osserva tutti dall'alto della classifica. Gli azzurri stanno tenendo una marcia insostenibile per chiunque altro, Juventus a parte, nonostante una rosa non certo profonda e lunga come quella a disposizione di Massimiliano Allegri. Il tecnico del Napoli, però, ha individuato un numero di suoi fedelissimi sui quali puntare sempre e comunque per provare a centrare l'obiettivo scudetto.
 
Tra questi non c'era Emanuele Giaccherini che, dopo l'esperienza in maglia azzurra, ha deciso di rilanciarsi a Verona, sponda Chievo. "L’unica spiegazione del mio poco impiego è l’infortunio iniziale che mi impedì di far vedere a Sarri che sono una mezzala: restai fuori due mesi per uno strappo e nel frattempo arrivarono Zielinski e Rog - racconta l'ex Sunderland in una intervista a 'La Gazzetta dello Sport' -. Così Sarri mi mise esterno, un ruolo che non faccio bene: per lui ero il vice Callejon. È stato un disguido tattico. Ho provato a dimostrare di poter comunque essere utile al Napoli, ma lui ormai aveva questa visione di me. In campionato ho fatto una sola gara da titolare e ho anche segnato. Ma non mi sono mai permesso di chiedergli perché non giocassi mai".
 
Il rapporto tra Sarri ed i titolari è diverso rispetto a quello che il tecnico toscano ha con le riserve: "In campo è bravissimo, ma ha questo problema di rapporto con le riserve - prosegue Giaccherini -. Quando alleni una grande squadra devi saper gestire bene il gruppo e sotto questo punto di vista Sarri difetta. Per lui esistono 14 o 15 giocatori, ma se hai le coppe e vuoi vincere il campionato hai bisogno della rosa intera. Ed è giusto far sentire tutti importanti. Io a Napoli non mi sono mai sentito importante".