Rivivi le emozioni di Lazio-Cagliari: cronaca, pagelle e tabellino
Più di così la Lazio non poteva chiedere. La formazione di Reja vince col minimo sforzo per 1-0, grazie a Diakitè che insacca di testa all'87', e si porta sola al terzo posto in virtù dei pareggi di Udinese e Napoli. Ma il Cagliari questi tre punti non li ha proprio voluti mollare fino alla fine.
Il primo tempo è tutt'altro che divertente. A Roma fa caldo, alla Lazio mancano un paio di uomini fondamentali – Klose e Lulic – e la manovra fatica a prendere velocità, complice un Cagliari attentissimo in difesa. Il primo a provarci è Brocchi, poi le uniche due (mezze) occasioni sono per Rocchi, entrambe su lancio di Ledesma: sulla prima il capitano controlla tra due difensori, ma calcia male e trova Agazzi; sulla seconda l’attaccante non trova il pallone con la testa. E il Cagliari? Si accontenta di tenere il ritmo basso, ripartendo con Ibarbo e provando a far salire la squadra con Pinilla, sempre troppo solo davanti a sgomitare. Il primo tempo si chiude tra gli sbadigli.
Nella ripresa entra Kozak per Mauri e la Lazio gradualmente migliora. Al 55' Rocchi ha un'altra chance: stop di testa e girata di prima, troppo centrale. Resterà l'occasione migliore per i biancocelesti fino alla mezzora, quando è Alfaro – subentrato al capitano – a divorarsi una rete: dopo il controllo al limite dell'area piccola, tira rasoterra in bocca ad Agazzi. Quando ormai il Cagliari sembra a un passo dal portarsi a casa un punto più che mai sudato, la Lazio trova il sospirato (e meritato) gol: Diakitè, il migliore dei suoi, batte di testa Agazzi che non può davvero niente. C'è ancora tempo per un paio di brividi: Ekdal sfiora il pareggio e allo scadere Candreva colpisce il palo. Ma finisce 1-0 e l'Olimpico può esplodere.
La prossima settimana la Lazio farà visita al Parma, e poterlo fare da terzi in classifica è già un ottimo risultato, visto come si era messo il pomeriggio. Il Cagliari ospiterà l'Atalanta: per la salvezza ci vuole ancora uno sprint.
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