*/
Rivivi le emozioni di Milan-Genoa: cronaca, tabellino e pagelle
Una fiammata di Kevin Prince Boateng regala i tre punti al Milan, che con estrema fatica piega il Genoa e rimane a tre punti dalla Juventus vittoriosa a Cesena. A San Siro va in scena una gara poco spettacolare e a tratti noiosa: i rossoblù conservano però un punto di vantaggio sul Lecce, terz’ultimo in classifica.
Allegri non convoca Robinho e rilancia El Shaarawy al fianco di Ibrahimovic. Thiago Silva si accomoda in tribuna, mentre Boateng riesce a guadagnarsi la panchina. Sulla panchina genoana c’è il ritorno di De Canio dopo otto anni: Gilardino finisce fuori dall’undici titolare, in campo va Jankovic.
Il primo tempo è un inno alla noia: ci si aspetta un Milan determinato a cogliere il risultato, ma questo non succede. Ibrahimovic fa a sportellate con Granqvist ed è costretto a retrocedere sulla linea dei centrocampisti per trovare pallone giocabili. Episodio dubbio all’8’: Kucka conclude un bel contropiede rossoblù, Nesta devia con un braccio in area di rigore, ma Gervasoni lascia proseguire. Ibra prova a duettare con El Shaarawy, ma il giovane rossonero non sembra in giornata di grazia: solo un bello spunto alla mezz’ora, con dribbling su Moretti e conseguente tiro-cross che si conclude con un nulla di fatto. Si va al riposo sullo 0-0.
La ripresa parte con un piglio diverso: Allegri inserisce qualità e quantità con il doppio cambio Cassano-Boateng per El Shaarawy-Van Bommel, con Muntari spostato a “volante” davanti alla difesa. Il match sale d’intensità: ci prova Ibra, nell’unico vero spunto di una partita opaca, scaricando un gran sinistro che chiama Frey all’intervento. Il barese ritrovato prova ad inventare qualcosa, ma sembra quasi che predichi nel deserto. Al 72’ il Genoa rimane in dieci: brutto fallo da dietro di Jankovic su Abate, secondo giallo e inevitabile rosso. Il Milan preme sull’acceleratore, anche perché da Cesena arriva la notizia del vantaggio bianconero. Bisogna attendere l’86’: cross dalla sinistra di Emanuelson, leggera deviazione di Granqvist e palla a Boateng. Controllo e tiro improvviso, potente e rasoterra, che scardina il fortino genoano. Finisce qui, il Milan rimane a meno tre dalla Juventus.