di Francesco Montanino MILANO - Il Milan supera la Fiorentina in rimonta e balza al comando della classifica: questo il verdetto del posticipo della settima giornata di campionato che ha visto gli uomini di Allegri avere la meglio dei viola, grazie a un controverso rigore trasformato da Leao nel finale. Punito l’atteggiamento eccessivamente prudente di Pioli che non ha osato, al cospetto di un Milan rabberciato ma non per questo voglioso di portare a casa i tre punti.
Dopo un primo tempo, in cui non accadeva poco o nulla con Tomori e Pavlovic che comunque fallivano due ghiottissime occasioni, era nella ripresa che la gara si accendeva. Dapprima, la Fiorentina passava in vantaggio con Gosens che la metteva dentro sugli sviluppi di una mischia in area rossonera. Poi, era Leao a ripristinare la parità con una conclusione di rara precisione che si infilava nell’angolino basso alla sinistra della porta difesa da De Gea. Gli uomini di Allegri avevano il merito di crederci e coglievano i frutti di una pressione costante: dopo un miracolo di De Gea su conclusione ravvicinata del neo entrato Gimenez, lo stesso messicano si conquistava la massima punizione per una manata di Parisi. L’incerto Marinelli prima lasciava proseguire l’azione; poi, richiamato al VAR, decideva di assegnare la massima punizione ammonendo anche il difensore viola, davvero ingenuo nella circostanza. Dal dischetto, Leao non si lasciava pregare spiazzando De Gea. Inutile, il serrate finale dei toscani che si rovesciavano rabbiosamente in attacco senza però ottenere nulla di concreto se non qualche mischia in area rossonera.
Per effetto dei risultati di questa giornata di campionato, il Milan balza al comando della classifica a quota 16, precedendo di una sola lunghezza il terzetto composto da Roma, Napoli e Inter. Per la Fiorentina, invece, l’appuntamento con il primo successo stagionale è rimandato e ora i viola condividono l’ultimo posto in classifica con appena 3 miseri punticini conquistati, insieme a Genoa e Pisa.
Nel prossimo turno, i rossoneri avranno l’opportunità di allungare ulteriormente ospitando il Pisa del grande ex Gilardino, mentre la Fiorentina ospiterà al “Franchi” il Bologna in un “derby dell’Appenino” mai così delicato nella storia recente dei viola. In bilico la posizione di Pioli che, dopo questo ennesimo passo falso, rischia di veder conclusa - per ironia della sorte proprio contro quel Milan con il quale tre stagioni fa ha vinto lo scudetto - la sua seconda esperienza nel capoluogo toscano.