La Juventus mette in bacheca il quinto scudetto consecutivo, il più sofferto e per questo motivo il più entusiasmante. La stagione 2015/2016 era iniziata nel peggiore dei modi per la squadra di Massimiliano Allegri. Dopo un'estate contraddistinta da profondi cambiamenti nella rosa dati dalle partenze di uomini simbolo del calibro di Pirlo, Tevez e Vidal e l'arrivo di Dybala, Mandzukic e Khedira, i bianconeri si sono trovati ad affrontare un campionato privi di certezze. E così alla prima gara ufficiale in casa contro l'Udinese è arrivato subito un inaspettato ko. Il 23 agosto 2015 i friulani espugnarono 1-0 lo Stadium grazie a Thereau nel finale.
Un campanello d'allarme che si ripropose 7 giorni dopo all'Olimpico quando la Roma si impose 2-1 con gol di Pjanic e Dzeko mentre per la Juve la prima rete in campionato venne firmata da Dybala, fino a quel momento oggetto misterioso della squadra di Allegri. Al ritorno in campo dopo la sosta per le Nazionali la Juve venne fermata sull'1-1 dal Chievo e si cominciò così a parlare di stagione fallimentare. Il cammino bianconero è costellato in questo periodo di pareggi amari (1-1 in casa col Frosinone e 0-0 a San Siro con l'Inter) e di cocenti ko (2-1 a Napoli).
Il punto più basso venne però raggiunto il 28 ottobre quando la banda Allegri esce sconfitta 2-1 al Mapei Stadium dal Sassuolo. Sono 11 le lunghezze che la separano dalla vetta, nessuna squadra nella storia della Serie A è riuscita a vincere lo scudetto collezionando solo 12 punti dopo 10 giornate ma qualcosa stava cambiando, la svolta della stagione arrivò dagli spogliatoi attraverso le parole durissime di capitan Buffon: "A 38 anni non ho voglia di fare figure da pellegrini. Lo scudetto? Sono molto pratico, penso che se siamo al quattordicesimo posto bisogna concentrarsi solo sul tredicesimo".
Dichiarazioni che scossero tutto l'ambiente e squadra in ritiro in vista del derby. Il Torino dà filo da torcere ai bianconeri rispondendo con Bovo al vantaggio di Pogba ma un gol in pieno recupero di Cuadrado regala il primo successo di una cavalcata leggendaria. La Juventus mete in fila ben 15 vittorie consecutive stendendo, tra le altre, anche alcune grandi del campionato (Milan, Lazio, Fiorentina e Roma).
Un cammino che permette alla Vecchia Signora di presentarsi nel big match della 25a giornata del 13 febbraio contro il Napoli a -2 dai partenopei allora in testa al campionato. La gara viene decisa da un sinistro deviata di Zaza, appena entrato in campo: tre punti d'oro per i bianconeri che balzano così al comando della classifica e mettono una seria ipoteca sullo scudetto. Nella giornata successiva si ferma a Bologna (0-0) la striscia di successi consecutivi ma il Napoli non ne approfitta pareggiando 1-1 col Milan al San Paolo. E così la cavalcata storica riparte: la Juve stende nell'ordine Inter, Atalanta, Sassuolo, Torino, Empoli, Milan, Palermo, Lazio e Fiorentina e i giocatori festeggiano lo straordinario titolo comodamente seduti in panchina lunedì 25 aprile approfittando del passo falso del Napoli…..
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