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Scudetto Juventus: chi resta, chi va e chi arriva. Foto

Pubblicato il 5 maggio 2013 alle 17:05:33
Categoria: Serie A
Autore: Piergiuseppe Pinto

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Oggi ci si goda la festa. Il secondo scudetto consecutivo, un altro record, un altro passo deciso verso la terza stella che Calciopoli ha allontanato, ma non per molto. Una festa italiana, importante certo, perché il dominio è stato netto e il titolo mai davvero in discussione. Eppure gli occhi - anche oggi -sono tesi verso l'Europa, verso la Coppa dalle grandi orecchie e la notte con il Chelsea, che allo Juventus Stadium ha fatto riscoprire i brividi di certe notti di Champions. Ci ha pensato poi - purtroppo - il Bayern a riportare tutti sulla terra, o meglio a far capire che fuori dall'Italia viaggiano su altri pianeti.  E chissà l'anno prossimo con Guardiola e i super colpi già messi a segno dai bavaresi. Ecco allora che finita la sbornia della festa, c'è subito una Juve da costruire, certo non rivoluzionare, ma rafforzare sì. In maniera più saggia, nonostante le vittorie. Anche se si sa, Marotta ci perdoni, da una scrivania è tutto più facile.

MODELLO POGBA
Sul cammino di questo 29esimo scudetto c'è la firma giovane e spregiudicata di un 19enne dal futuro sicuro. Il suo nome è Paul Pogba. Preso praticamente a nulla, è forse oggi il giocatore più talentuoso di questa squadra. E allora bisogna capire che la strada per la Juventus, ma non solo per i bianconeri, è quella di puntare su giovanissimi di valore internazionale e grandi giocatori di esperienza. In un mix che può risultare vincente e letale, certo non sempre fortunato e a volte lento ma dallo sguardo ampio. In fondo i grandi club di questi anni, Barcellona e Bayern su tutti, insegnano: tra "cantera" e grandi acquisti - però mirati - hanno fatto sicuramente meglio di chi ha speso follie un po' qua e un po' là; vedi la voce Manchester City e Psg.

RIPARTIRE DA CONTE
Cosa serve quindi a questa Juve per tentare la scalata in Europa? Prima di tutto si deve essere sicuri di ripartire da Conte. Il suo progetto sta dando risultati impensabili (ricordarsi di Ferrara, Zaccheroni e Delneri) e in due anni non solo ha vinto ma ha costruito un gruppo, una squadra. Un progetto. Perderlo ora, per le sirene inglesi, sarebbe un peccato grave e - forse - anche per lui sciocco. Perché ha riportato la Juventus sul tetto d'Italia, ora è giusto che provi a valorizzare al massimo il suo lavoro in Europa. Ecco perché Conte dovrebbe rimanere e, in fondo, si può pensare che lo faccia.

SERVE UN VICE PIRLO, VIDAL E' SACRIFICABILE?
Certo per convincerlo serve qualcosa, per implementare quel gruppo e renderlo competitivo con le big del continente. C'è chi ha paura che qualche pezzo possa anche andarsene. E il rischio, di fronte a offerte indecenti, c'è. Ma la questione è sempre come e se vengono reinvestiti i soldi guadagnati. Vidal piace a tutti (il suo finale di stagione è stato da urlo, trasformandosi anche in rigorista infallibile) e la Juve potrebbe vendere a peso d'oro un giocatore acquistato a circa 10 milioni più bonus. Molti, in primis Conte, rifiutano questa ipotesi, il perché si può capire ma un ragionamento forse sarebbe da fare. Se la liquidità nelle casse bianconere non è così alta, oggi la necessità a centrocampo è trovare un sostituto (benché non esista) di Pirlo. Infatti mentre Pogba ha dimostrato di poter essere titolare e - in tante occasioni - ha preso il posto del cileno (in alcune gara giocando anche meglio), in bianconero nessuno può essere l'alter ego del centrocampista azzurro (che certamente non reggerà una quarantina di partite l'anno ancora per molto). C'è un nome che affascina, che tanto ha ancora da dimostrare ma dal talento sicuro. Si chiama Verratti e l'aria di casa anche da Parigi si fa sentire. Ancelotti vorrebbe portarselo a Madrid, ma cedere Vidal per un 'offerta folle, aumentando così il gruzzoletto sul mercato e prendersi il giovane azzurro sarebbe così una follia per il futuro dei bianconeri?

TOP PLAYER, BASTA "RIMPIAZZI" INUTILI E COSTOSI
C'è poi il tema più caro a tutti i tifosi: il top player in attacco. L'Europa ha dimostrato - se ce ne fosse stato bisogno - che non solo serve ma è necessario. Ci vuole un campione, uno vero, di quelli che fanno la differenza e segnano molto. Soprattutto nei big match, quando un'occasione da gol vale una partita. Tanti nomi circolano, da Suarez a Sanchez, adesso addirittura Ibrahimovic. Più lontano sembra Jovetic. Per ora di sicuro c'è solo Llorente, oggetto tutto da scoprire. Certo è che se resta Conte sarebbe assurdo stravolgere il suo schema di gioco per un giocatore, anche per uno come lo svedese, appare quindi più sensato puntare a una seconda punta dalle ottime doti realizzative. Certo con i soldi spesi per Matri, Quagliarella, Giovinco, per non dire Bendtner e Anelka, chissà cosa si sarebbe potuto fare (Van Persie!). Eppure ricordiamoci che la coppia d'attacco del Milan e della Nazionale (El Shaarawi e Balotelli) non è costata follie. I soldi vanno tirati fuori, questo è sicuro, ma vanno anche ben spesi. L'invito è cercare tra i "delusi" delle big d'Europa (Ibra e Super Mario sono tornati così...).

UN SOSTITUTO IN DIFESA, ATTENZIONE A LICHTSTEINER
Ma se davanti servono nomi altisonanti e piedi fatati, negli altri reparti la politica del rinforzo può essere attuata. Peluso, Padoin e gli stessi Isla e Asamoah hanno servito la causa, pur mostrando i loro limiti. Eppure sono giocatori che in questa Juve contribuiscono e fanno la loro parte. Per questo dietro il trio Bonucci-Barzagli-Chiellini necessiterebbe di qualcuno che li faccia un po' respirare (Lucio non ci è riuscito) e magari un'alternativa in più sulla fascia sinistra. Lichtsteiner e Caceres sulla destra sono un'ottima coppia, attenzione solo al rischio che qualcuno voglia scippare i bianconeri dello svizzero, dalle grandi ambizioni europee. Sarebbe un furto molto, molto, difficile da rimpiazzare.

"CI VUOLE ORECCHIO"...
Insomma tanti nomi ma lontani dal fanta-mercato e spese assurde. La Juve avrà sicuramente entrate nuove dalla vittoria del titolo e dall'avanzata in Champions, inoltre qualcosa deve uscire (c'è una rosa da sfoltire, soprattutto davanti). Con Conte il progetto di questa squadra continuerebbe la scia (vincente) iniziata due anni fa e cercherebbe la scalata in Italia e in Europa. Le esigenze primarie sono un super attaccante e un vice-Pirlo, bisogna aprire il portafogli ma grandi punte ce ne sono e altre se ne possono scovare soprattutto dove ce ne sono troppi (vedi City, Bayern, Barcellona...). Certo, come cantava Jannacci, "Ci vuole orecchio"...