Vicenza e Nocerina scaldano i motori

Pubblicato il 10 agosto 2012 alle 12:09:31
Categoria: Serie A
Autore: Redazione Datasport.it

Il destino di Lecce e Grosseto, condannate dalla Commissione Disciplinare Nazionale alla retrocessione in Lega Pro, si intreccia con quello di Vicenza e Nocerina le due squadre (in quest'ordine) che dovrebbero essere ripescate nel caso in cui il verdetto nella vicenda del calcio scommesse venisse confermato nei successivi gradi di giudizio. L'iter prevede ora il processo di appello, presso la Corte di Giustizia federale, la cui sentenza è prevista per il 23 agosto. Poi è probabile che le parti interessate ricorrano al Tnas, vale a dire il Tribunale Nazionale di Arbitrato per lo Sport, per cui i tempi per il verdetto decisivo si dovrebbero allungare di un'altra settimana.

Troppo, comunque, per consentire la partenza regolare del campionato di serie B, previsto per il 25 agosto, per cui si va verso il rinvio delle due gare della prima giornata che vedono impegnate le due squadre coinvolte (Spezia-Lecce e Grosseto-Novara). Il tutto nell'attesa trepidante delle due società, dei giocatori e delle rispettive tifoserie. Se a Lecce e a Grosseto studiano le carte e preparano l'appello, a Vicenza e a Nocera ci si prepara tra mille difficoltà al ritorno tra i cadetti. Non è per nulla agevole, infatti, allenare e allenarsi senza sapere in quale categoria si andrà a giocare a due settimane dalla partenza della stagione. Non solo, anche fare mercato diventa più difficile.

Il Vicenza, ad esempio, ha raggiunto l'accordo con Manuel Giandonato e Alessandro Camisa, ma entrambi hanno subordinato il loro ok al ripescaggio in serie B. Situazione simile a Nocera, dove si è iniziato e pensare alla serie B dopo le richieste di Palazzi. I rossoneri stanno allestendo una formazione che possa ben figurare tra i cadetti, ma hanno pronto anche un piano B nel caso in cui il ripescaggio svanisse nei prossimi gradi di giudizio. Una strategia indispensabile perché disputare la Serie o la Lega Pro è molto diverso dal punto di vista economico.

Tra i cadetti oltre ai diritti televisivi ci sono anche le quote della mutualità ed altri contributi di Lega, senza contare che i proventi commerciali e da sponsorizzazione hanno un valore diverso. Si può contare, insomma, su 6-7 milioni di euro. In Lega Pro, quando va bene, si raccattano tra tutto 700 mila euro. Una differenza abissale ed è anche per questo che a trepidare - forse più dei tifosi e dei giocatori - sono le due società.