Sci, Goggia vince un oro storico in discesa

Pubblicato il 21 febbraio 2018 alle 09:45:42
Categoria: Sci
Autore: Matteo Sfolcini

Sofia Goggia diventa subito leggenda. Alla sua prima Olimpiade, l'azzurra conquista il primo oro nella discesa femminile a cinque cerchi della storia dell'Italia, il secondo dopo quello di Zeno Colò a Oslo 1952. In pista la bergamasca precede di 9/100 la norvegese Ragnhild Mowinckel e di 47/100 la statunitense Lindsey Vonn, in un ideal passaggio di consegne. Si tratta della nona medaglia per l’Italia a questi Giochi, la terza più preziosa dopo le altre imprese di Fontana e Moioli.

L'Italia dello sci torna a festeggiare un oro dopo quello di Giuliano Razzoli in slalom nel 2010. Perr l'azzurra è il coronamento di due stagioni eccezionali, che l'hanno vista esplodere fino a conquistare 20 in Coppa e 4 vittorie, dopo aver passato anni a combattere con gli infortuni e la sfortuna. Dopo la delusione del superG, in cui aveva buttato via una medaglia sicura per un errore nella parte centrale, Sofia, partita con il pettorale 5, ha attaccato ancora fino al limite ma senza mai sbagliare, costruendo la propria vittoria nella parte centrale del tracciato. Nessuna "goggiata", appunto, come invece è capitato alle altre tre sue compagne, Brignone, Fanchini e Delago, tutte e tre fuori.

L'altra grande favorita Lindsey Vonn, partita con il pettorale 7, con tutta probabilità alla sua ultima Olimpiade, ha tagliato il traguardo con 47 centesimi di ritardo dall'azzurra, abbracciata e omaggiata a fine gara. Poi l'americana, che ha preso il bronzo, si è lasciata andare a un pianto a dirotto, da sola in un angolo, capendo di aver fallito la sua ultima occasione non riuscendo a bissare l'oro di Vancouver, prima dell'assenza per infortunio a Sochi. La sola ad aver messo davvero a rischio l'oro della bergamasca è stata Ragnhild Mowinckel: già argento in gigante, la norvegese era in vantaggio nei primi tre intermedi ma poi al traguardo ha pagato solo 9 centesimi di distacco, facendo tirare un grande sospiro di sollievo alla Goggia, che si è lasciata andare a un'esultanza sfrenata.