Ad Aldo Montano le cose banali non piacciono. Lo sciabolatore livornese vince il suo primo oro mondiale nel giorno in cui sembrava impossibile. Tormentato da un infortunio da mesi, era arrivato a Catania senza speranze e tra lo scetticismo generale. "Quante volte ti hanno dato per finito Aldo?", chiede un giornalista. "Voi mi avete dato per finito", replica pronto il 32enne una volta sceso dalla pedana. Figlio d'arte (i Montano sono una dinastia nella scherma), ha stupito il mondo nel 2004 vincendo l'oro l'olimpico ad Atene. Poi tanti alti e bassi.
"Come è normale - commenta colmo di gioia dopo aver vinto in finale sul tedesco Limbach - la vita dell'atleta è così". Ma Aldo non è un atleta qualsiasi, è una rock star. Lo si capisce dal numero di giornalisti che lo attendono dopo l'ultimo assalto vincente, da quanti lo abbracciano, da tutti quelli che sono realmente felici per lui. "Cosa ho fatto?", si chiede incredulo. Ha vinto quel Mondiale che gli era sempre sfuggito, dimostrando che è tutt'altro che da rottamare. "Una gara della Madonna", conclude. Sì, è proprio così. I cinque cerchi di Londra 2012 sono avvisati.
GUARDA IL VIDEO DEL NOSTRO INVIATO
