Catania si inchina davanti a sua maestà Valentina Vezzali. Cinica, spietata, immortale: la regina del fioretto e pluricampionessa olimpica non vinceva un Mondiale individuale dal 2007, troppo per chi ne ha già collezionati 5 in bacheca. Ha deciso di fare sei e riprendersi lo scettro in Sicilia, nell'anno che precede i Giochi di Londra 2012. Lo ha fatto contro Elisa Di Francisca, la compagna-rivale che l'aveva beffata nei precedenti scontri diretti ai Campionati italiani assoluti e agli Europei.
La fuoriclasse della scherma azzurra ha dominato il duello, scappando sul 6-0 e poi gestendo il largo vantaggio fino al 14-7 finale: "E' stato un anno molto difficile dopo la debacle di Parigi. Ho lavorato moltissimo. Voglio ringraziare la mia famiglia e i miei allenatori - racconta nell'immediato dopo gara ai microfoni di Rai Sport -. E come mi ha insegnato il cartone 'Kung Fu Panda', la pace interiore è la cosa più importante".
Dall'altra parte della pedana, la campionessa mondiale in carica - anche lei da Jesi come la Vezzali - non ha saputo trovare la grinta e la determinazione che l'avevano caratterizzata per tutti i turni eliminatori. Dopo le stoccate verbali della vigilia (tra le due compaesane non scorre particolare simpatia), questa volta Elisa Di Francisca è stata costretta a piegarsi di fronte alla leggenda della scherma azzurra e non solo.
Impressionante la bacheca di Valentina: sesta medaglia d'oro mondiale individuale, 13esima complessiva. In più i tre ori olimpici consecutivi tra Sidney 2000 e Pechino 2008. Proprio ai Giochi Olimpici in programma a Londra la prossima estate è lecito attendersi la rivincita tra le due fiorettiste più forti del globo.
dal nostro inviato
Guido Di Santo
