Forse neanche il più pessimista tifoso della Sampdoria, pur condannando le operazioni di mercato di gennaio di Garrone, avrebbe preventivato di andare in serie B con una settimana di anticipo rispetto alla conclusione del campionato. Adesso la retrocessione è aritmetica: l’esonero di Di Carlo con l’arrivo del disastroso Cavasin ha fatto il resto. Ma diventa indispensabile pensare ai tifosi tra i più passionali e attaccati alla maglia d’Italia: serve un piano urgente per una rifondazione immediata.
Primo nodo il direttore sportivo: Sogliano non è più in pole (e di conseguenza Sannino), spera Secco, contatti con Sensibile che deve decidere e preferirebbe andare a lavorare con Sabatini alla Roma. Quindi, un allenatore. E soprattutto un piano competente che consenta di dimenticare una stagione dolorosa: dai preliminari di Champions League (e una qualificazione quasi in tasca) a un disastro completo.