Rugby, Sei Nazioni 2017: l'Italia dura poco, la Francia dilaga

Pubblicato il 11 marzo 2017 alle 19:00:01
Categoria: Rugby
Autore: Redazione Datasport.it

Quarta partita e quarta sconfitta al Sei Nazioni per l'Italia che, dopo essersi inchinata a Galles, Irlanda e Inghilterra, si arrende anche alla Francia. Buona la partenza della squadra di O'Shea che, di fronte agli oltre 50mila spettatori dell'Olimpico, va subito in meta con Parisse. I Bleus, però, non si scompongono, reagiscono da grande squadra e si impongono 40-18. Agli azzurri non basta la meta nel finale firmata da Esposito. E ora per la nostra Nazionale il cucchiaio di legno è già sicuro.

Le parole cariche di ottimismo di O'Shea alla vigilia vengono assorbite alla lettera dagli azzurri che sorprendono la Francia con un approccio molto aggressivo e ci mettono meno di tre minuti a siglare la prima meta: l'autore è Parisse che sfrutta una grande giocata di Canna che, però, non trasforma. L'Italia è concentrata e messa benissimo in campo e, quando i Bleus accorciano con un piazzato di Lopez, ristabilisce subito le distanze con un calcio di Canna che vale l'8-3 al 16'. Si va avanti sul filo dell'equilibrio, poi la Francia accelera all'improvviso: al 19' il solito Lopez è implacabile su punizione, due minuti dopo Fickou va in meta con un'azione da fuoriclasse e regala il primo vantaggio (13-8) alla squadra di Noves. Altri due calci, ancora firmati da Canna e Lopez, fissano il risultato del primo tempo sul 16-11 per la Francia.
 

Dopo un primo tempo del genere ci si aspetta una ripresa altrettanto combattuta, invece l'Italia accusa un clamoroso blackout e la Francia domina. Lopez con un piazzato sigla il 19-11 al 43', poi al 48' è Vakatawa ad andare in meta sorprendendo una linea difensiva azzurra poco reattiva. Lopez trasforma e l'Italia si ritrova sotto 26-11. Ormai per la squadra di O'Shea riaprire la partita è una missione impossibile e quando il Tmo annulla una meta di Bronzini il discorso è davvero chiuso. Gli ultimi venti minuti sono uno show dei transalpini che segnano altre due mete con Picamoles e Dulin, entrambe trasformate da Lopez. L'ultimo scatto d'orgoglio degli azzurri si concretizza in pieno recupero quando Esposito mette la firma sulla seconda meta di giornata, trasformata da Canna: finisce 18-40. Per l'Italia è la 18esima sconfitta nelle ultime 19 partite giocate al Sei Nazioni: così non va.