E' il giorno della presentazione ufficiale di Conor O'Shea come nuovo commissario tecnico della nazionale di rugby. "Spero di fare la differenza per il movimento del rugby italiano, voglio costruire la Nazionale più forte di sempre. Per me è possibile vincere il Sei Nazioni, altrimenti non sarei nemmeno qui", ha detto il 45enne irlandese, ex allenatore della squadra londinese degli Harlequins, scelto per sostituire Jacques Brunel.
O'Shea è molto ambizioso ma ha grandi motivazioni e le idee chiare: "Voglio una squadra che renda i tifosi fieri. Voglio vedere la passione tipica degli italiani in campo. I vostri tifosi sono già fantastici: li vogliamo rendere ancora più orgogliosi". Poi ha aggiunto sul gruppo: "Alcuni giocatori non hanno una condizione atletica adeguata e dovremo rimediare a questa mancanza. Brunel mi ha lasciato in eredità un buon gruppo, con tanti giovani. Il primo obiettivo è aumentare la profondità della squadra, voglio vederla giocare duro. Per crescere sarà importante la collaborazione con le due franchigie, le Zebre e il Benetton".
Poi il ct ha parlato di alcuni singoli, su tutti capitan Parisse: "E' un giocatore speciale. E' un grande leader, un grande capitano. Non accetta la sconfitta e come i migliori reagisce alle avversità. Gioca sempre come se fosse un nuovo inizio, non vedo l'ora di lavorare con lui". Poi una battuta su Castrogiovanni: "Ci sarà posto per lui nella Nazionale del futuro? Ho parlato con Castrogiovanni tre mesi fa ma discuteremo ancora insieme del suo futuro. Ne parlerò con lui, non con voi della stampa. Voglio capire cosa vuole fare".
I primi impegni della nuova Italia targata O'Shea saranno l'11 giugno contro l'Argentina, il 18 contro gli Stati Uniti, il 26 contro il Canada.
