Editoriale: elogio del Napoli, simbolo di riscatto

Pubblicato il 30 dicembre 2010 alle 20:49:19
Categoria: Calciomercato
Autore: Redazione Datasport.it

Tratto dal blog di Xavier Jacobelli.

Se l'Inter campione d'Italia, d'Europa e del mondo, è indubitabilmente la squadra dell'anno, c'è un altro club che, per motivi diversi, merita l'elogio di San Silvestro. Questo club è il Napoli di De Laurentiis e Mazzarri, secondo in classifica con la Lazio a tre punti dal Milan, qualificato ai sedicesimi di finale dell'Europa League dove la formazione partenopea è rimasta l'unica italiana in lizza, essendo stati eliminati il Palermo, la Juve e la Samp. Il tributo al Napoli travalica l'ambito squisitamente calcistico. Nel 2004 il Napoli era fallito, precipitando in serie C. In sei anni, è stato ricostruito con determinazione, oculatezza, passione. L'impresa di De Laurentiis non è una finzione cinematografica, ma il risultato di un lavoro serio e vincente, capace di spazzare via stereotipi e pregiudizi di cui si nutre spesso un antimeridionalismo becero e ributtante. L'impresa di De Laurentiis è diventata un simbolo di riscatto nella città asfissiata dai rifiuti, dove bisognerebbe prendere a calci i politici di ogni ordine e grado per un anno intero e forse non basterebbe perchè scontino le loro colpe, la loro ignavia, i loro ritardi, le loro inefficienze.

C'è qualcosa di rivoltante nell'immondizia calamitosa che assilla la nobile capitale del Mezzogiorno, ostaggio di poltronisti senza Dio e senza pudore, sistematicamente presa per i fondelli con promesse d'intervento rapido anche del governo centrale che suonano false come una banconota da sei euro. E mentre sale la protesta della società civile, che non sa più come urlare la sua rabbia in faccia ai palazzi del potere, ancora una volta dallo sport arriva un messaggio forte, di orgoglio e di resistenza al degrado, ai rifiuti, alla politica spazzatura che è peggio della spazzatura. Mazzarri e i suoi giocatori stanno dando una lezione di serietà, di impegno, di civiltà a chi la civiltà della res publica ha smarrito da tempo immemorabile, omettendo di fare il bene comune, evitando scientemente di mettersi al servizio chi l'ha eletto. Per questo, tutti quelli che sono responsabili di uno sconcio mondiale, nella notte di San Silvestro dovrebbero essere buttati fra i rifiuti. Forse sarebbe la volta buona per cominciare a fare pulizia.

di Xavier Jacobelli
Direttore www.quotidiano.net
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