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"Voglio darvi l'opportunità di fare qualsiasi domanda, sono stufo di ricostruzioni fantasiose sui giornali". Con queste parole il presidente della Roma James Pallotta apre la conferenza stampa fiume all'Hotel Residenza Ripetta. Il numero uno giallorosso risponde in maniera loquace e offre diversi spunti interessanti per l'estate capitolina: "Rudi Garcia resta al 100 %, un paio di giocatori partiranno e ci serviranno 3 o 4 innesti. Non credo ci sia grande gap con la Juventus".
Questi i concetti più importanti espressi da Pallotta, che rivendica con orgoglio il lavoro fatto dal suo arrivo nella capitale: "La Roma è un esempio da seguire per quanto riguarda il fair play finanziario, abbiamo ereditato molti debiti e siamo sorpresi dalla sanzione dell'Uefa - spiega -. Però mi chiedo, guardando altre squadre, come facciano a cavarsela. Non è un problema sognare giocatori dallo stipendio come quello di Dzeko e Higuain, noi ci rinforzeremo con 3 o 4 innesti importanti e venderemo un paio di giocatori. Nainggolan? Lavoriamo ogni giorno, lui vuole restare e noi vogliamo che resti. Il nostro centrocampo è tra i migliori d'Europa, quest'anno però abbiamo pagato a caro prezzo le assenze di Castan e Strootman".
Capitolo Garcia, Pallotta lascia pochi dubbi: "Ieri l'ho incontrato e abbiamo avuto uno scambio di opinioni - le parole del presidente della Roma -. Siamo sulla stessa linea di pensiero, stiamo anche cercando di aiutarlo molto con nuove metodologie d'allenamento che lo portino a concentrarsi solo sulla tattica e sulla preparazione delle partite. Non parlo di Ferguson e della sua straordinaria carriera per nulla, vorrei che Rudi facesse lo stesso percorso con noi. Non vede l'ora di ripartire, alla Roma non ci sono lotte di potere a nessun livello".
Un'opinione anche sull'arrivo in Italia di Bee Taechaubol, futuro socio di minoranza del Milan: "Chi arriva in Italia per rafforzare la Serie A porta qualcosa di positivo - il parere di Pallotta -. Avere concorrenti forti è fondamentale, so che i tifosi della Roma non saranno contenti di sentirselo dire ma sono felice che la Juventus sia arrivata in finale di Champions: ha fatto un'annata straordinaria. Per quanto riguarda il Milan, devo anche dire che noi abbiamo un valore maggiore sia a livello di marketing che di introiti complessivi". Su Totti, invece, Pallotta è secco: "E' la nostra storia, avrà ruolo in squadra finché vorrà. Mi piacerebbe che i nostri giovani fossero in forma come lui".
Si chiude con due argomenti caldi, quello relativo alla sponsorizzazione della Nike e quello che riguarda i difficili rapporti con gli ultras romanisti: "Abbiamo commesso un errore associando la nuova maglia allo stadio, ma adesso stiamo cercando di rimediare. La Nike deve darsi una mossa, perché in diverse parti del mondo non arrivano i kit richiesti e questo non va bene. Non saranno contenti di sentirselo dire, ma devono darsi una mossa. Infine vorrei che si smettesse di dire che io sono contro la Curva Sud - chiude Pallotta -. E' una parte fondamentale del club, rappresenta la potenza del tifo. Sarà ancor più fondamentale quando nel nuovo stadio saranno a 10 metri dal campo. C'è una piccolissima parte del tifo che crea problemi, ma succede ovunque. Questo non aiuta la squadra. Se ci saranno questioni di violenza o razzismo io prenderò posizioni contrarie sempre e comunque, difendendo i giocatori se i tifosi saranno ingiusti con loro".