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E' bastata una ricaduta per far partire nuovamente la telenovela Nainggolan. Che in estate, nonostante lo sfiancante corteggiamento di molte pretendenti (su tutte il Chelsea di Antonio Conte), aveva preferito rimanere a Roma per vincere con i giallorossi, a differenza del compagno di reparto Miralem Pjanic finito alla Juventus con l'obiettivo dichiarato di mettere in bacheca qualche trofeo. Una scelta ripagata con l'affetto dei tifosi e, almeno a parole, con l'impegno della società di un contratto da rinnovare con doverso adeguamento.
Peccato che quella promessa non sia mai stata mantenuta e dopo la sconfitta a Bergamo con l'Atalanta, match in cui il centrocampista belga è stato sostituito, l'insofferenza di Radja sia saltata fuori. Un battibecco con la panchina, smentito poi dal giocatore su Twitter ("Incredibile cosa inventano giornalisti - scrive Nainggolan - non è assolutamente successo niente che riguarda quello che si dice"), ha dato nuovamente fiato alle voci che vorrebbero il giocatore in partenza già a gennaio. Se in pochi, tuttavia, sarebbero adesso disposti a sborsare i 40 milioni offerti in estate, il guerriero giallorosso resta comunque altamente appetibile. Non abbastanza, però, per il presidente Pallotta, restio a mettere sul piatto quei 6 milioni necessari a convincere Nainggolan a rimanere a Trigoria.