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La nuova Roma di Thomas DiBenedetto e Luis Enrique. Il futuro di Daniele De Rossi e gli obiettivi dei giallorossi in formato USA. Datasport ha intervistato in esclusiva Carlo Mazzone, grande ex allenatore romanista: l'occasione per parlare del nuovo corso tra dubbi e speranze.
La nuova Roma americana si appresta a disputare il primo campionato di serie A, che idea si è fatto del progetto finora portato avanti?
Mi auguro che tutto vada bene, la famiglia Sensi era a conoscenza dei problemi dell'ambiente. Proprio in questo DiBenedetto dovrà essere bravo: adattarsi ad una piazza difficile ed esigente come Roma. Non sarà una passeggiata, la pazienza sarà l'arma vincente di società, allenatore e speriamo anche della tifoseria.
I vertici societari hanno scelto Luis Enrique, un allenatore giovane alle prese con la sua prima grande occasione, quale sarà il suo compito?
Auguro a Luis Enrique che tutto vada per il meglio, ma soprattutto gli auguro di portare a casa un risultato che a Roma manca da tanto tempo. Non mi riferisco allo scudetto, ma alla possibilità di ripagare l'affetto della gente che lo ha accolto con grande entusiasmo. Io quando guidavo i giallorossi avevo dei vantaggi che lui non avrà, un passato da calciatore nella capitale conta molto. Se posso dire una cosa allo spagnolo, faccia qualche telefonata a Pep Guardiola, non per chiedere consigli ma per farsi una chiacchierata con uno che a Roma ha anche giocato (4 presenze nel 2002, ndr). Luis Enrique vuole portare la mentalità del Barcellona a Trigoria, per farlo dovrà avere qualcosa di un grande come Pep. Spero che un tecnico così giovane paghi un pedaggio minimo alla serie A.
Si è fatto un'idea di cosa manca a questa squadra, specie dopo le prime deludenti uscite?
Non conosco bene i nuovi acquisti, si tratta di ragazzi giovani ma bravi. Da osservatore esterno posso solo dire che un po' di esperienza potrebbe mancare a questa rosa. I nuovi, specie i giovani, dovranno seguire la guida dei più esperti. Totti e De Rossi dovranno essere cercati da questi ragazzi, in questo modo potranno cercare di accorciare il periodo di ambientamento, che comunque sarà inevitabile.
Quale deve essere l'obiettivo della stagione, perché venga ritenuta positiva?
Lasciamo scendere in campo questi ragazzi, in modo che siano tranquilli e sereni. Sospendiamo il giudizio per almeno i primi due mesi. La tifoseria romanista vuole vincere, ma non bisogna avere fretta. L'arma segreta all'Olimpico come a Trigoria dovrà essere la pazienza, i tifosi della Roma sono unici e dovranno essere tali anche nel comprendere che solo lasciando lavorare e crescere questo gruppo si otterranno risultati.
Proprio De Rossi sta diventando un vero e proprio caso, crede sia possibile un suo futuro lontano dalla capitale?
Il giocatore non si discute. Deve tornare quello che era e lasciarsi alle spalle i problemi della scorsa stagione. Personalmente non riesco a vederlo lontano dalla Roma. Resterà per conquistare qualcosa di importante con questa maglia.