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Rudi Garcia non le manda a dire e nella conferenza stampa della vigilia della delicata trasferta della Roma a Torino col Toro attacca la giustizia sportiva e parla del rapporto coi tifosi. "La giustizia sportiva italiana è fatta così: decide un solo uomo il giorno dopo. Condanna o giudica tutti gli episodi del week end, gli altri paesi hanno una commissione e c'è un dibattito. Su questo punto la giustizia sportiva italiana deve migliorare, non mi sembra ci sia il concetto della giustizia", ha detto il tecnico dopo che è stata chiusa per un turno la curva giallorossa per i cori contro la madre di Ciro Esposito.
Sui tifosi Garcia sintetizza: "Le contestazioni dei tifosi le prendo come capricci degli innamorati". Poi spiega il concetto: "Tutti vogliono vedere in campo una squadra che dimostra orgoglio e carattere. Lo voglio io, la società i giocatori stessi e i tifosi. E' normale, e quando c'è questa dimostrazione per me non è male, vuol dire che c'è vita, che c'è una risposta. Ma la cosa più importante è che c'è amore tra i giocatori e i tifosi, e io lo so perchè vivo nello spogliatoio. Dopo ci sono i capricci degli innamorati, che si guardano un po' da lontano con un piccolo sorriso a volte".