Roma, Di Francesco: "La scelta di Nainggolan all'Inter è stata condivisa"

Pubblicato il 5 luglio 2018 alle 12:40:57
Categoria: Serie A
Autore: Matteo Sfolcini

La grande stagione della Roma ha riacceso l'animo di tutti i tifosi giallorossi, raggiungendo il punto più alto nelle notte magiche di Champions League. Il merito, oltre che ai giocatori, va sicuramente dato a Eusebio Di Francesco, che al suo primo anno in una grande squadra ha dimostrato tutto il suo valore raggiungendo il 3°posto in campionato e una storica semifinale in Europa.

La nuova stagione della Roma è alle porte e proprio il tecnico giallorosso, che ha appena rinnovato fino al 2020, ha rilasciato una lunga intervista al Centro, facendo un bilancio dell'anno scorso con uno sguardo al prossimo futuro e parlando anche di mercato. "Mi fa piacere, anzi sono orgoglioso di andare in giro e di ricevere i ringraziamenti della gente. Significa aver riportato entusiasmo e senso di appartenenza che devono essere un punto di ripartenza. Vogliamo fare meglio, anche se sappiamo che ci sono anche gli avversari ma provereamo a lottare per lo scudetto", parole di Di Francesco.

L'estate giallorossa è cominciata con la dolorosa partenza di Radja Nainggolan, accolto dall'Inter di Spalletti. Una decisione che però è stata presa di comune accordo: "È stata fatta una scelta condivisa. Con Radja ho un ottimo rapporto, ci siamo sentiti anche di recente. Gli faccio i migliori auguri a livello personale". Non solo partenze, perchè il mercato della Roma ha fatto già registrare anche tantissimi colpi in entrata, a partire dal ritorno in Italia di Javier Pastore: "È uno dei pochi nuovi con cui ho parlato e mi ha regalato sensazioni positive. Viene per fare la mezzala, ma la sua duttilità è importante anche per apportare varianti tattiche alla squadra. Ha delle caratteristiche che prima non c'erano nel nostro organico. Qualità e fantasia destinate ad accrescere la nostra forza, specialmente contro quelle squadre che si chiudono". Il trequartista argentino però non è ai livelli di C.Ronaldo: "Il fatto stesso che se ne parli è un bene per il nostro movimento, visto che spesso si dice che i grandi campioni non scelgono l'Italia”.

Dal futuro al passato, con uno sguardo sulla stagione che si è appena conclusa. "Sono andato sempre avanti per la mia strada e soprattutto nell'interesse supremo della Roma. Certo, ci sono delle pressioni a Roma. Io, per quello che mi è possibile, cerco di staccare. Di leggere i giornali, di vedere le televisioni e di ascoltare le radio il meno possibile, nel bene e nel male. Ma anche rispettando il lavoro di chi sta dall'altra parte della barricata". La partita più emozionante? "Quella con il Barça ha regalato grandi emozioni. Ma penso anche all'importanza della vittoria di Napoli o, sul piano estetico e tattico, alla sfida di Londra di Champions contro il Chelsea". Adesso parte una nuova avventura, si inizia proprio da Trigoria, sede scelta per il ritiro prima della tournèe in Usa: “Abbiamo un'organizzazione e delle strutture all'interno del centro sportivo che fanno paura”.