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di Francesco Montanino - Come da pronostico, l’Italia supera la Moldova ma con enorme fatica. Il risultato punisce in maniera eccessiva i padroni di casa che solo nel finale hanno ceduto, di fronte a un’Italia poco convincente e abbastanza in ombra. Azzurri in costante proiezione offensiva, con le conclusioni di Raspadori e Cristante che chiamavano Kozhukhar ad interventi abbastanza impegnativi. Ma la palla-gol più nitida capitava sui piedi di Postolachi che mandava alto da favorevole posizione. Il primo tempo si concludeva con una lunga sequenza di calci d’angolo che però non fruttavano nulla.
Nella ripresa, non cambiava il tema tattico del match con l’Italia sempre in attacco e una Moldova che si difendeva con ordine e senza correre grossi rischi. Gattuso gettava nella mischia Politano e Pio Esposito nel finale, e le mosse si rivelavano azzeccate perché il napoletano e l’interista davano maggiore verve all’attacco. Bisognava però attendere solo l’88’ per sfondare il muro moldavo: era Mancini, con un colpo di testa preciso a beffare Kozhukhar. La Moldova accusava il colpo e nel terzo minuto di recupero, Pio Esposito raddoppiava su preciso cross di Politano. Con questo successo, l’Italia si porta a quota 18 e centra il sesto successo consecutivo.
Domenica prossima a “San Siro” arriva la Norvegia di Haaland: la differenza reti è tutta dalla parte degli scandinavi che potranno perdere sino a otto gol di scarto per mantenere il primo posto in classifica che vale il pass diretto ai Mondiali del 2026. Per gli azzurri, presumibilmente, la qualificazione passerà per gli spareggi con avversari tutti da definire.