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L’Italia riparte da Bergamo con una vittoria netta e convincente: il 5-0 rifilato all’Estonia rilancia con forza le ambizioni azzurre nel Girone I di qualificazione al Mondiale 2026 e consegna a Rino Gattuso un debutto da incorniciare sulla panchina della Nazionale. Dopo il deludente avvio estivo, con il pesante 3-0 subito in Norvegia e il poco brillante 2-0 casalingo contro la Moldova, gli Azzurri erano chiamati a vincere e convincere. Missione compiuta, soprattutto nella ripresa, dopo un primo tempo dominato sul piano del gioco ma privo di concretezza sotto porta.
L’Italia ha prodotto numeri importanti: 40 conclusioni totali, 13 tiri nello specchio, 70% di possesso palla, due legni colpiti (Retegui e Kean) e almeno una decina di occasioni limpide. Eppure, per 58 minuti, la porta di Hein è rimasta inviolata a seguito di alcuni ottimi interventi del giovane portiere estone e a una certa imprecisione offensiva. Il primo gol, liberatorio, è arrivato proprio al 58’: azione avvolgente sulla sinistra, cross basso di Dimarco, tacco di Retegui e incornata vincente di Kean, al primo centro stagionale. Poco dopo lo stesso Kean ha colpito il palo, ma a quel punto l’inerzia del match era cambiata e l’Italia ha dilagato.
La scelta di Gattuso di schierare un’Italia aggressiva, con un modulo fluido tra 4-2-4 e 3-3-4, ha pagato. In campo, oltre alla coppia d’attacco fisica e mobile Kean-Retegui, si sono distinti anche Zaccagni e Politano sugli esterni, oltre a un Dimarco costantemente propositivo. La svolta è arrivata con l’ingresso di Raspadori, decisivo con un assist per il 2-0 di Retegui e il successivo gol personale del 3-0. Nel finale, ancora Retegui (doppietta) e Bastoni di testa hanno completato la goleada, fondamentale anche in chiave differenza reti, fattore che potrebbe rivelarsi decisivo in un girone ancora guidato dalla Norvegia.
Al netto della fragilità dell’Estonia, l’Italia ha mostrato spirito, intensità e un’identità offensiva che da tempo mancava. La prestazione è stata corale, con una difesa solida (Donnarumma mai impegnato seriamente), un centrocampo ordinato e un attacco finalmente cinico nei momenti chiave. Gattuso ha sorpreso tutti, se stesso incluso, per la sua trasformazione da tecnico pragmatico a selezionatore audace, disposto a rischiare pur di imprimere subito una nuova rotta. Il pubblico di Bergamo, oltre 22.000 presenti, ha risposto con entusiasmo e cori per il nuovo ct.
Con questa vittoria l’Italia sale a quota sei punti nel girone, restando però terza a causa del successo di Israele in casa della Moldova. Ma il segnale lanciato è chiaro: l’Italia vuole tornare protagonista. E se lunedì contro Israele a Debrecen dovessero arrivare altri tre punti, allora sì che si potrà parlare di svolta. Intanto, la prima Ital-Gattuso ha lasciato il segno.
Italia vs Estonia 5-0 (0-0 p.t.)
ITALIA (4-4-2): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco (21' st Cambiaso); Politano (31' st Orsolini), Barella, Tonali (31' st Locatelli), Zaccagni (21' st Raspadori); Kean (39' st Esposito), Retegui. A disposizione: Meret, Vicario, Bellanova, Gatti, Rovella, Frattesi, Mancini. Commissario Tecnico: Rino Gattuso.
ESTONIA (4-2-3-1): Hein; Schjonning-Larsen, Paskotsi (35' st Tamm), Kuusk, Saliste; Palumets, Shein (35' st Soomets); Kristal (16' st Ainsalu), Kait, Sinyavskiy (21' st Saarma); Sappinen (35' st Anier). A disposizione.: Igonen, Vallner, Peetson, Yakovlev, Miller, Tammik, Tur. Commissario Tecnico: Jürgen Henn. Arbitro: Pinheiro (Portogallo).
Reti: 13' st Kean, 24' st Retegui, 26' st Raspadori, 44' st Retegui, 47' st Bastoni
Ammoniti: Bastoni (I); Kristal e Anier (E).