Leonardo, direttore generale del Psg, in un intervista all'Equipe, spiega la sua soddisfazione per la posizione odierna della squadra della capitale in Ligue 1: "Quando sono arrivato il 14 luglio al Psg, c'era in me l'ambizione di vincere il campionato quest'anno. Ma se mi avessero detto che saremmo stati secondi il primo aprile, avrei firmato con entrambe le mani". Il dg dei francesi non è preoccupato per la flessione della squadra allenata da Carlo Ancelotti ma è sicuro che ci possa essere un pronto riscatto.
Leonardo torna poi a parlare anche dell'acquisto di Javier Pastore dal Palermo e delle cifre che sono circolate: "E' costato meno di 42 milioni di euro", svela l'ex allenatore di Milan e Inter. Sulla situazione finanziaria della sua squadra e sul mercato, Leo ammette: "Ogni volta che c'è un giocatore in vendita si parla dell'interesse del Psg. Fa comodo a tutti, ma non è la verità. È facile usare i nostri nomi ma sono pochi i club che ci chiamano. Talvolta – rivela il dg -, un agente fa 'filtrare' l'indiscrezione che il Psg si interessa al suo giocatore per farne salire il valore e avere un contratto migliore. Un agente mi chiama e mi dice: 'Leo, ciao come va? Io rispondo: 'Si' bene e tu?', poi ci si scambia due o tre banalità e, alla fine, l'agente va a dire che ha parlato con il Psg. Ma io non ho parlato di niente... E' come il gioco delle voci in Borsa", conclude Leonardo.