Psg, Buffon: "Finale di Champions con la Juve? Spero mai"

Pubblicato il 19 ottobre 2018 alle 11:43:00
Categoria: Notizie Calcio
Autore: Piergiuseppe Pinto

Da qualche mese, Gianluigi Buffon ha completamente cambiato vita e Paese, andando al Paris Saint-Germain. In una lunga intervista per la Gazzetta dello Sport, il portiere ha parlato del periodo di ambientamento sotto la Torre Eiffel. "Mi piace la città e la quotidianità di Parigi, sto provando a parlare francese perché non sopportavo gli stranieri che dopo anni ancora non parlavano italiano in Serie A, per cui ci ho provato subito. Mi rispettano, quando ho giocato in casa di Rennes Guingamp ho ricevuto tanti applausi. Sono contento del mio ruolo: metto a disposizione la mia esperienza e dimostro di esserci ancora. Qui hanno subito capito che è arrivato uno che sta invecchiando, ma che cerca comunque uno spazio importante. Quando gioca Areola, faccio di tutto per aiutarlo".

L'ex portiere bianconero parla anche dell'ultimo periodo in bianconero. "Strano vedere Buffon senza la Juve, perché questa squadra può vincere anche senza di me: la sua storia è più grande di me. Abbiamo intrapreso insieme un percorso che si è chiuso nel momento perfetto e con soddisfazione da parte di tutti, non aveva senso rinviare. Dal punto di vista della programmazione sono stati perfetti, e io mi sono sempre sentito amato da tutti, ma non avevano più bisogno di me. Non sarei rimasto nemmeno dopo l'arrivo di Cristiano Ronaldo. Non è stato un addio ruvido, Agnelli mi ha persino permesso di allenarmi tre giorni alla Continassa. Una finale di Champions contro la Juventus? Spero non succeda mai, sarebbe brutto, perché una mia gioia vorrebbe dire sofferenza per la mia ex squadra ed i miei ex tifosi, e abbiamo già pianto tanto insieme".

Capitolo Italia: "Dopo la Svezia - dice Buffon - Di Biagio mi ha chiamato dicendo di avere bisogno per le due amichevoli. Naturalmente, per un senso di responsabilità ho detto di sì, ed è venuto fuori di tutto, ero diventato il vecchio aggrappato alla poltrona, mentre dal resto del mondo parlava di come rappresentavo l'azzurro. Serve il giusto mix tra giovani ed esperti per andare avanti, e vanno i migliori a prescindere dall'età. Ho dato la mia disponibilità anche a Mancini, sono crome la Croce Rossa: se c'è un'emergenza ci sono. Ma so che non ce ne sarà bisogno: ci sono Donnarumma, Perin, Sirigu, Cragno sta crescendo, tornerà Meret".