Mondiali 2018, Brasile: Tite ha il peso del favore del pronostico

Pubblicato il 6 giugno 2018 alle 15:03:06
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Redazione Datasport

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Al Mondiale con un obiettivo, quello di cancellare il Mineirazo e il drammatico 7-1 subito dalla Germania nell'edizione casalinga: il Brasile chiuse quel torneo in lacrime, e quattro anni dopo arriva a Russia 2018 con le stimmate dell'assoluta favorita per la conquista del titolo. La Seleçao ha infatti dominato il girone di qualificazione sudamericano, perdendo solo nella prima sfida contro il Cile e infilando in seguito una serie di 17 gare senza sconfitta: per i ragazzi di Tite, il ct che ha trasformato i verdeoro in una squadra, 41 punti e solo 11 gol subiti in 18 giornate.

La solidità è la parola chiave di un Brasile che non ha paura di schierare giocatori militanti in Cina (Paulinho si è guadagnato così il Barça, Renato Augusto milita nel Beijing) o di inserire nei 23 tre giocatori militanti in patria: il portiere Cassio (Corinthians) e il difensore Geromel (Gremio) difficilmente vedranno il campo, mentre Fagner si giocherà la maglia da titolare con Danilo sulla destra, vista l'assenza dell'infortunato Dani Alves.

Ma la vera parola chiave del Brasile è trasformazione: in 4 anni Neymar è diventato il terzo giocatore più forte al mondo e il più costoso, passando al PSG per 222mlnCoutinho è il terzo giocatore più pagato e il duo Casemiro-Marcelo domina in Europa col Real Madrid. La storia più bella, però, è quella di Gabriel Jesus: quattro anni fa il "menino de ouro" puliva le strade che avrebbero ospitato i tifosi del Mondiale 2014, ora sarà il centravanti titolare dopo la grande stagione col Manchester City. E poi c'è Alisson, fenomenale portiere della Roma e titolarissimo della nazionale: le speranze mondiali del Brasile passano anche dalle sue manone, perché nel periodo recente la Seleçao ha sempre vinto quando aveva un grande portiere. Sarà uno dei tre italiani, insieme a Miranda Douglas Costa.