"Qui ci vuole tempo per vincere". Roberto Mancini fa il bilancio dei primi 16 mesi alla guida del Manchester City. Nessun risultato di rilievo ottenuto, eppure il manager italiano è soddisfatto: "Stiamo lavorando bene - spiega ai microfoni di 'Radio Viola' -. Noi non abbiamo il blasone di altri club. Ad esempio l'Inter aveva alle spalle una storia di grandi vittorie, anche se quando c'ero io non era recentissima. Il City non ce l'ha".
Massimo Moratti prima, lo sceicco Mansour ora. Sul mercato Mancini può ottenere ciò che vuole: "Non è così scontato che i giocatori vogliano venire qui. Certo, finora qualche calciatore importante è arrivato (Balotelli, Dzeko, Tevez, ndr), e ciò contribuirà a farne arrivare degli altri".
L'esperienza professionale è impagabile, eppure il 'Mancio' sente la nostalgia dell'Italia: "La Premier League è molto bella, divertente - continua il manager del City -. Ogni partita è incredibile, delicata, anche in FA Cup quando incontri una società dilettantistica, e quindi va giocata la massimo. L'Italia mi manca tanto, anche il cibo. Oltretutto quando sei all'estero apprezzi molto di più il tuo Paese".
