Il Manchester City fallisce il primo match point e, nel derby con lo United, perde 3-2 in casa. Risultato incredibile, soprattutto se considerato quanto accaduto nei primi 45 minuti: al 25', gli uomini di Pep Guardiola passano in vantaggio con Kompany, che raccoglie di testa un cross di Sane e brucia De Gea, portando in vantaggio i suoi. 5 minuti dopo, è 2-0: scambio tra Sterling e Gundogan, con l'ex Dortmund che si gira e, con la punta, fa 2-0. Lo stesso ex Liverpool si divora numerose occasioni da rete, spedendo due volte alto sopra la traversa. A fine primo tempo, il City è campione dopo 45 minuti in cui il doppio vantaggio sembra addirittura stare stretto alla capolista.
Nella ripresa, però, succede di tutto: nel giro di 3 minuti, lo United passa dallo 0-2 al 2-2 grazie a Pogba. Il francese prima realizza con un destro superando Ederson in uscita, poi lo fulmina con un colpo di testa su cross di Sanchez. Il cileno indossa nuovamente le vesti di assist man, servendo su calcio di punizione Smalling, che con un piatto destro al volo firma il 2-3 al 69'. Guardiola prova subito a reagire, togliendo Bernardo e David Silva e inserendo De Bruyne e Gabriel Jesus al 72', mentre al 76' tocca ad Aguero, che nel finale è protagonista di un rigore non concesso al Manchester City: Young interviene sull'argentino, ma l'arbitro non concede il tiro dagli undici metri, facendo imbestialire Guardiola. Pogba e compagni, così, resistono e portano a casa un'incredibile vittoria. Per la capolista, insomma, la festa è rinviata: avrà il secondo match point nella sfida di Wembley con il Tottenham. Per il Manchester City arriva il primo ko interno: prima dello United di Josè Mourinho, sempre più secondo in classifica dopo il pareggio del Liverpool nel derby del Merseyside con l'Everton, proprio i Toffees erano stati gli unici a fermare la capolista in casa sull'1-1. Seconda sconfitta di fila per il City dopo il pesantissimo 3-0 in Champions League contro il Liverpool.
