Prandelli \"Balotelli si è pentito, ha bisogno d\'aiuto\"

Pubblicato il 21 marzo 2011 alle 14:49:21
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

“Mi è sembrato giusto, siamo in festa tutti e la festa continua”. Cesare Prandelli rende omaggio così ai 150 anni dell'Unita' d'Italia, celebrati il 17 marzo scorso, giorno di festa nazionale: il ct azzurro, a Coverciano per il primo giorno del raduno della nazionale in vista della gara degli azzurri con la Slovenia valida per le qualificazioni agli europei del 2012, si è presentato con una coccarda tricolore appuntata sul bavero della giacca, accanto alla quale il tecnico ha sfoggiato anche un piccola bandiera del Giappone: ''E' un omaggio a quel popolo che ha una grande dignità e a quelle persone che oggi soffrono così tanto. Non dimentichiamoci di loro”.

Dopo i preamboli ecco le dichiarazioni che contano: “Ho sentito Balotelli, si è reso conto di aver fatto una stupidaggine. Mi ha detto 'ho bisogno d'aiuto', rovino sempre tutto”, ha detto il ct azzurro parlando dell'esclusione tra i convocati della nazionale, del giovane attaccante del Manchester City, protagonista dell'ennesima follia. Balotelli, nella gara di Europa League con la Dinamo Kiev aveva colpito duramente il giocatore Popov, sanzionato subito con il cartellino rosso.

Poi l'argomento infortunati, con Ranocchia e Thiago Motta che restano nel ritiro azzurro con la speranza di poterli recuperare: “Sono stati visitati e hanno dato disponibilità a restare. Vediamo se si possono recuperare”, ha detto Prandelli.

Totti e Del Piero a sorpresa rientrano nei pensieri di Cesare Prandelli. Ma in realtà, precisa il ct, si tratta più di un “giochino” che di altro partendo dalla novità del codice etico che ha spinto l'allenatore della nazionale a tener fuori Balotelli e De Rossi. Fosse stata l'ultima partita per gli Europei, vi avrebbe rinunciato lo stesso?  - la domanda - “Visto che è un giochino - ha risposto Prandelli - giochiamo: se sono all'ultima partita di qualificazione all'Europeo e mi servono tre punti convoco Totti e Del Piero...”.
   
Il ct ha elogiato i due grandi vecchi del calcio italiano (“sono degli esempi per i giovani, i ragazzi devono imparare da loro a farsi largo con personalità”) e ha poi ribadito la sua filosofia di rinnovamento: “Noi oggi stiamo costruendo un futuro, per questo devo puntare su certi giocatori che diano una prospettiva. Ma il giochino che ho fatto mi piace, se devo andare all'Europeo, giocatori come Di Natale, Di Vaio, Totti o Del Piero li chiamerei”. Sempre che siano quelli visti ieri.