LA POLIZIA A CAVALLO RISCHIA L’USCITA DAL PARCO NORD. DECISIONE CONTESTATA E NEGATIVA

Pubblicato il 15 settembre 2022 alle 19:09
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

 

LA POLIZIA A CAVALLO RISCHIA L’USCITA DAL PARCO NORD. DECISIONE CONTESTATA E NEGATIVA

di Giuliano Orlando

Apprendiamo da diversi organi di stampa, che la Questura di Milano, dopo vent’anni dell’importante presenza, della polizia a cavallo al Parco Nord, non ha rinnovato il contratto e quindi nel prossimo anno, il Parco sarà privato di queste figure che davano ai frequentatori un grande senso di sicurezza, oltre che la scomparsa degli spacciatori di droga e dei consumatori. Una piaga che affligge molti dei parchi dell’area milanese. Senza dimenticare che anni addietro anche il Parco Nord soffriva della deleteria presenza di questi ospiti indesiderati, che offrono uno spettacolo non certo edificante in particolare per i più piccoli. Dopo la drammatica scomparsa del cigno Brutus, il nostro grande parco si impoverisce ulteriormente e questo non è certo un bel segnale. Una decisione quella della Questura dettata da problemi economici, ignorando che così facendo il rischio è quello di creare alternative decisamente più costose proprio a causa della non presenza nel Parco della Polizia a cavallo, che rappresentava – e ci auguriamo un tempestivo ripensamento - un deterrente capace di scoraggiare ospiti indesiderati. Non dimentichiamo che il Parco Nord oltre che rappresentare la più grande area verde in Europa tra i parchi cittadini, è la collocazione ideale per tante famiglie e quindi dei bambini, come luogo per trascorrere in particolare i fine settimana, lontane dal traffico e dai pericoli che ne comporta. Tutto ciò rischia di finire, senza valutarne le conseguenze. L’assessore lombardo alla sicurezza, Riccardo De Corato, si è detto molto amareggiato per la decisione della Questura e questo è significativo anche a livello ufficiale. Entrando nel dettaglio, per la Polizia a cavallo si tratterebbe di un passaggio dal Parco Nord all’Idroscalo, una decisione sconcertante, soprattutto per ragioni logistiche. Tenendo presente che le scuderie si trovano all’interno del Parco Nord, che l’Idroscalo ha una volumetria decisamente ridotta oltre ad una frequentazione diversa, ci si chiede se la necessità quotidiana di trasferimento, non comporti costi che annullano l’aspetto del risparmio alla base del mancato rinnovo. Sorprende il giudizio del presidente del Parco, che ha dichiarato non esistere problemi di sicurezza, dimenticandosi che la tranquillità è dovuta in gran parte alla presenza della Polizia a cavallo. Ci aspettavamo dal responsabile del Parco, una difesa ad oltranza per il mantenimento dei poliziotti a cavallo. Il tempo del ripensamento non manca, come una valutazione da parte delle autorità competenti, affinché il Parco cresciuto negli anni e reso sempre più confortevole per tutti coloro che lo frequentano, non faccia una pericolosa marcia indietro. Ci sembra incredibile che il mantenimento della polizia a cavallo al Parco Nord incida nel bilancio della Questura al punto da cancellarne la presenza dopo vent’anni. A conferma dell’impopolarità della decisione, un gruppo di residenti della zona ha aperto una sottoscrizione per mantenere la presenza della polizia a cavallo nel Parco Nord. Sarebbe il caso che gli organismi competenti si rendessero conto di una decisione che avrebbe conseguenze negative in assoluto. Il Parco Nord da anni viene indicato come un piccolo Eden, una macchia di verde dove trascorrere giornate all’insegna della tranquillità per chiunque lo visiti. Il rischio che si trasformi in un covo di drogati e spacciatori come era anni addietro dovrebbe far riflettere e non poco chi del Parco ha la responsabilità. Annotazione finale: per molti bambini la presenza dei cavalli rappresentava una novità assoluta, abituati a sentir parlare di cavalli solo in termini di potenza delle auto. Un piccolo ma non irrilevante particolare. Da tenere a memoria.