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Platini: "Il futuro del calcio è delle donne"

Pubblicato il 7 giugno 2012 alle 15:01:22
Categoria: Europei 2012
Autore: Redazione Datasport.it

"Le donne prenderanno a pallonate i pessimisti sul futuro del calcio". A risollevare un mondo in crisi, attraversato da scandali e inchieste delle procure, ci penseranno le donne. "Non solo la spettatrice, ma l'attrice, la giocatrice - afferma Michel Platini in un'intervista a Famiglia Cristiana -. Il calcio femminile secondo me sarà la grande scoperta dei prossimi anni, se a Berlino vanno in 80mila a vedere una partita fra donne vuol dire che ormai ci siamo. Le donne giocano bene e sono leali, e questo fa spettacolo sano e vero: per tutti quelli dello sport, non per i voyeur".

Se esiste una ricetta per curare il calcio e riassaporarne i principi di lealtà e sportività, il presidente della Uefa ha acceso i fornelli: "C'è chi vuole far morire il calcio di scandali, di truffe, di denaro eccessivo e di debiti - spiega -. Io predico il fair play finanziario, che fra poco batterà i suoi colpi contro i club trasgressori, predico la lealtà serena, che non si è estinta. Sono ottimista per il futuro a lunga gittata e lo sono anche per i prossimi Europei, in Polonia e in Ucraina, paesi dove al calcio si vuol bene, dove ci sarà e arriverà gente che ha la mia fede".

Agli Europei minacciava di non andarci Cesare Prandelli con la Nazionale, nei giorni più caldi dell'indagine sul calcioscommesse: "Dall'Uefa segnaliamo ai Governi anomalie, stranezze, tensioni, flussi assurdi di denaro nelle scommesse. Poi tocca alle autorità preposte - prosegue Platini -. Ma noi andiamo avanti comunque, si gioca per i vecchi come per i giovani". Il francese ex Juventus è un fermo oppositore della moviola in campo: "Sarei un pazzo a rifiutare il progresso - precisa -. Ma ci vogliono trentacinque telecamere per monitorare bene una partita. E solo il calcio ricchissimo se le potrebbe permettere. Al massimo possiamo aumentare, e lo stiamo già facendo con i giudici di porta, gli occhi umani. Niente di più. Il calcio non deve essere snaturato nella sua affascinante irrazionalità che sta in ogni partita, mentre alla fine di un campionato c'è il razionale esito finale".