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Parma, Ghirardi: "Io preso in giro, ho lavorato bene"

Pubblicato il 10 settembre 2015 alle 13:25:00
Categoria: Serie D
Autore: Redazione Datasport.it

Tommaso Ghirardi si autoassolve. Nonostante la scriteriata gestione che ha gradualmente portato al fallimento del Parma, l'imprenditore di Carpenedolo si confessa in un'intervista a 'Pmi Magazine' e mette in evidenza il buon lavoro svolto alla presidenza dei ducali: "Purtroppo fui preso in giro come tutti i tifosi del Parma - le sue parole -, visto che lo stesso Taci, dopo alcuni mesi di mala gestione, passò la società al signor Manenti, portando il Parma a un triste epilogo".

Ghirardi ricostruisce così la triste vicenda del fallimento del Parma, senza addossarsi alcuna colpa: "La mancata concessione della licenza Uefa mi spinse ad abbandonare con amarezza l'attività in ambito sportivo. Misi in vendita la società nel maggio 2014 avviando trattative con diversi imprenditori, uno dei quali decise di rilevare la società tra novembre e dicembre 2014. Pensavo ed ero convinto di aver lasciato la società in buone mani - spiega Ghirardi -, vista la popolarità e la forza finanziaria dell'ingegnere Rezart Taci".

E invece il calvario del Parma era appena cominciato: da Ghirardi a Taci fino a Manenti, un lungo incubo che ha portato i ducali in Serie D. "I sette anni della mia gestione hanno ridato luce a una società che altrimenti nel 2007 sarebbe sparita. Ho avuto grande popolarità grazie al fatto che sono stato presidente del Parma per sette anni. Sento di poter dire di aver fatto un buon lavoro, portando la società dal fallimento dei Tanzi a stagioni molto importanti, raggiungendo l’Europa League sul campo". Lo vada a dire ai tifosi del Parma...