Maurizio Zamparini battezza il 2016 subito con un esonero. Anzi no. Intorno alle ore 20 di questo mercoledì 6 gennaio, tutte le principali testate sportive italiane danno la notizia del cambio sulla panchina del Palermo: via Ballardini, torna Iachini. DataSport aspetta a dare la notizia, rischia ovviamente il "buco" ma manca l'ufficialità e quando si parla di Maurizio Zamparini è d'obbligo non affrettare (anticipare?) i tempi. Con gli anni abbiamo imparato a conoscerlo. E infatti, la sorpresa non manca. Neanche due ore dopo, ecco il dietrofront generale: Ballardini resta alla guida dei rosanero.
La quarta sconfitta in cinque partite sembrava essere costata cara all'attuale tecnico dei siciliani. Il patron rosanero, dopo la partita persa contro la Fiorentina per 3-1, pareva deciso a richiamare Beppe Iachini. Lo stesso allenatore che proprio Zamparini aveva "cacciato" lo scorso 10 novembre, a "sorpresa", dopo aver battuto il Chievo in casa due giorni prima. Il presidente dei siciliani disse di non essere più in sintonia con il tecnico protagonista del ritorno in serie A del Palermo.
Ma con Zamparini annoiarsi è impossibile. Basti pensare che meno di una settimana fa aveva detto: "Mi auguro un 2016 senza esonerare nessuno". E così dopo la prima - deludente - gara dell'anno, quella di cambiare subito è stata più di una tentazione, fallita per un mancato accordo proprio con Iachini a causa di divergenze riguardo al "mercato".
Per adesso si va avanti con Ballardini ma si naviga a vista, seguendo sempre le impetuose scosse di un quel "vulcanico" patron che tanto rende ricca la vita di chi il calcio - per mestiere - lo racconta.