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di Francesco Montanino
Sotto il diluvio dell’Ullevaal, la nazionale azzurra affonda rimediando una sconfitta bruttissima non solo nelle dimensioni, ma anche per il modo con cui è scaturita. Prestazione a dir poco sconfortante della squadra di Spalletti, che è caduta sotto i colpi di Sorloth, Nusa e Haaland. E che non è riuscita - al contrario di quanto fatto contro la Germania - nemmeno ad abbozzare una reazione degna di tal nome.
La cronaca
L’Italia provava a gestire il pallone, ma al primo affondo scandinavo capitolava: Tonali perdeva in malo modo il pallone e Nusa (il migliore in campo), lanciava nel corridoio Sorloth. Il bomber dell’Atletico Madrid si presentava (14’) davanti a Donnarumma, e - dopo aver fatto a sportellate con Bastoni - lo trafiggeva facendo passare il pallone sotto le gambe. L’unico lampo azzurro del primo tempo era di Raspadori che concludeva largo da posizione defilata, mentre Sorloth faceva le prove generali del raddoppio, impegnando severamente Donnarumma. Il 2-0 arrivava comunque al 34’ con Nusa che, al termine di una bellissima azione personale, faceva partire una sassata che Donnarumma non poteva respingere. Sulle ali dell’entusiasmo, i norvegesi insistevano e al 42’ Haaland calava il tris, con Odegaard che vestiva i panni dell’assist man dopo l’ennesima palla malamente persa in mezzo al campo.
Nella ripresa, Spalletti provava a rimescolare le carte con gli ingressi di Frattesi, Orsolini e Lucca, ma l’Italia continuava a non dare segni di vita. Era anzi Berge al 66’ a rendersi pericolosissimo con una conclusione lìftata che era però respinta dal palo, che salvava l’Italia dallo 0-4. La gara si trascinava stancamente verso la fine e solo in pieno recupero arrivava l’unico tiro in porta degli azzurri, con un colpo di testa di Lucca bloccato con un volo plastico dal, sin lì, inoperoso Nyland.
Per effetto di questo risultato, la Norvegia vola a quota 9 in classifica a punteggio pieno e pone una serie ipoteca sul primo posto del girone I. Malissimo, l’Italia che esordisce come peggio non si poteva e alimenta lo spauracchio degli spareggi per accedere ai Mondiali che si disputeranno l’anno prossimo.