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Nba: niente accordo, scatta il lock out

Pubblicato il 1 luglio 2011 alle 09:53:29
Categoria: NBA
Autore: Redazione Datasport.it

La Nba chiude i battenti. La Lega ha ufficializzato con un comunicato sul proprio sito ufficiale il lockout, che durerà fino a quando non sarà raggiunto un accordo sul contratto collettivo tra franchigie e giocatori. "Abbiamo bisogno di un modello sostenibile - ha spiegato il vice commissioner della Nba, Adam Silver -, un modello che consenta a tutte le 30 squadre di poter competere per il titolo ricompensando correttamente i nostri giocatori e dando alle franchigie, se ben gestite, l'opportunità di fare profitti. Abbiamo fatto diverse proposte al sindacato, compreso un accordo che prevedeva due miliardi di dollari da condividere ogni anno con i giocatori, una media di 5 milioni a giocatore".

Un'offerta rispedita al mittente dal sindacato. "Il problema è che c'è che un divario tale in termini di numeri che non riusciamo a trovare una via per colmarlo" è la replica di Billy Hunter, capo della Nbpa, il sindacato dei giocatori. La riunione fiume di ieri, ultimo tentativo di evitare la serrata, non è servita a trovare un accordo sul contratto collettivo che scadeva il 30 giugno anche se, ha detto lo stesso Hunter, le parti torneranno a parlarsi nelle prossime settimane.  

Nell'ultimo anno le franchigie hanno chiuso con perdite per 300 milioni di dollari e solo 8 società su 30 hanno presentato un bilancio in positivo. Per limitare l'emorragia, le franchigie avevano chiesto ai giocatori una riduzione degli ingaggi del 30% proponendo un'introduzione del salary cap a 65 milioni di dollari per squadra. A mancare è l'intesa sul sistema di distribuzione dei profitti: a fronte del 57% previsto dal contratto scaduto ieri notte, i club hanno proposto ai giocatori il 50% ricevendo una controproposta del 54,3%, percentuale che però, secondo i proprietari, avrebbe comportato per le franchigie perdite per 7 miliardi di dollari nei prossimi dieci anni.