NBA: Gallinari non basta a Denver, Bargnani show

Pubblicato il 19 marzo 2011 alle 09:12:19
Categoria: NBA
Autore: Redazione Datasport.it

Andrea Bargnani finalmente può sorridere. L'ennesima prestazione da leader del romano conduce i Toronto Raptors al successo sui Washington Wizards: il Mago ne mette 33 con 15 tiri e realizza il massimo in carriera NBA per tiri liberi segnati (15) e tentati (18) in una sola partita. Gli ospiti si fanno sotto nel finale con un parziale di 9-0, ma è proprio un lay-up dell'azzurro a spegnere la rimonta. Washington è alla 13esima sconfitta nelle ultime 14 uscite. Raggiante coach Triano: "Realizzare 33 punti in 15 tentativi è ciò che io intendo per efficienza".

Ad est si fermano le prime due franchigie: i Chicago Bulls cadono sul parquet di Indiana nonostante un incredibile Derrick Rose. Il play in odore di MVP della lega fa di tutto: pareggia il best in carriera per quanto riguarda i punti segnati - addirittura 42, 19 dei quali nell'ultimo quarto -, realizza tre liberi del pareggio a 1" dalla fine dei regolamentari e stoppa il tentativo dei Pacers sulla sirena. Nei supplementari però Hansbrough e compagni sprintano e bloccano la striscia di otto successi consecutivi dei Bulls. Rallentano anche i Celtics, che dunque rimangono in seconda posizione nella Eastern Conference: prestazione deludente in attacco, Kevin Garnett fa a sportellate con Hayes e s'innervosisce, così gli Houston Rockets hanno vita facile a scappare sul +22 a fine primo tempo e a chiudere 93-77.

Si avvicina così Miami, che sotterra Atlanta 106-85. LeBron James si conferma più decisivo lontano dalla Florida: "Mi piace giocare in trasferta, perché non fronteggio solo gli avversari in campo, ma anche i tifosi sugli spalti. E' divertente". Il numero 6 mette insieme 43 punti con uno spettacolare 16/21 al tiro: assolutamente incontrollabile.

A Denver si rivede Danilo Gallinari, ma il suo apporto non è sufficiente ai Nuggets per evitare la sconfitta numero 17 nelle ultime 18 scampagnate ad Orlando. Il Gallo gioca 26' e realizza 17 punti, attaccando il canestro a ripetizione e infilando 10 liberi su 11 tentativi, compresi i due del pareggio a 82 a pochi secondi dalla fine. Ma l'ultima palla è di Jameer Nelson, che inventa una tripla dal parcheggio del palazzetto e consegna ai Magic la seconda affermazione consecutiva.

San Antonio riprende a marciare in quel di Dallas. Coach Popovich chiama time-out dopo 42 secondi di partita per mostrare a Ginobili e compagni come si difende (il punteggio era 2-0 per i Mavericks). L'argentino, Duncan e Parker ascoltano e mettono in pratica: 80 punti in 3, Nowitzki si arrende. "Quando hai Popovich nelle orecchie per tre giorni, possono essere tre giorni molto lunghi - ha spiegato il francese degli Spurs -. Non riuscivamo ad essere fisici, a giocare con intensità. Questa sera abbiamo reso la vita difficile ai nostri avversari ed è andata bene".

Kobe Bryant non fa grandi cose, ma c'è Pau Gasol a lanciare i Lakers. Los Angeles sconfigge Minnesota con 25 punti dello spagnolo e si riporta in seconda posizione della Western Conference. La squadra più calda della lega è però Oklahoma, trascinata come d'abitudine da Kevin Durant: 25 punti per uno dei migliori realizzatori in circolazione, 99-82 sui Charlotte Bobcats, ovvero la sesta vittoria di fila (conseguita interamente contro franchigie dell'Est).

Detroit dà un dispiacere ai Knicks rimontando nell'ultimo quarto grazie all'apporto di Charlie Villanueva (99-95 il finale). Milwaukee sconfigge i nuovi New Jersey Nets di Deron Williams (limitato a 4/13 dal campo): pazzesco 8/11 da tre di Carlos Delfino - massimo in carriera - e stop alla striscia negativa che durava da 3 gare. Vincono infine i Phoenix Suns sui Golden State Warriors con 5 giocatori in doppia cifra, Nash e Carter compresi, e passeggiano i Sixers in casa di Sacramento con 11 giocatori a referto.

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