Ci sono grosse possibilità che non parta la stagione 2011-2012 del basket NBA. E' vicino quello che in gergo tecnico si chiama lockout, ovvero la serrata: a mezzanotte di oggi scade il contratto collettivo e la fumata bianca per un nuovo accordo tra proprietari e associazione dei giocatori appare lontana. I negoziati riprenderanno oggi a New York negli uffici dell'NBA dopo i colloqui che la scorsa settimana non hanno prodotto un avvicinamento apprezzabile. L'ipotesi di annunciare un accordo in extremis, in realtà, sono poco concrete.
La discussione verte esclusivamente sulla suddivisione della torta dei profitti, che assegna ai giocatori il 57% degli introiti. I proprietari vogliono che la quota scenda progressivamente fino al 40%. Le parti rimangono poi distanti sul tetto salariale rigido, senza possibilità di eccedere, che i giocatori non accettano. La Players Association, tra l'altro, non vuole firmare un accordo decennale ma puntano a siglare un'intesa quinquennale fino al 2016, quando verranno ridiscussi i diritti televisivi ed è ipotizzabile una nuova iniezione di denaro per la lega.
La serrata riporterebbe la National Basketball Association al 1998-1999, quando l'ultimo lockout portò alla cancellazione di un terzo della regular season: dalle canoniche 82 partite per ogni squadra si passò ad un campionato con 50 gare.