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Dopo 24 ore di riunioni in due giorni, 16 martedì e 8 mercoledì, tra proprietari, associazione giocatori e il mediatore Cohen, non si risolve al momento il lockout che blocca l'inizio della stagione Nba. La serrata, che ha già fatto saltare le prime due settimane di regular season e che potrebbe non iniziare prima di gennaio, ha fatto pensare ai migliori giocatori di organizzare un tour di una quindicina di giorni e giocare sei partite di esibizione in giro per il mondo, sull'onda del grande successo ottenuto dalle sfide andate in scena in estate e fino agli ultimi giorni. Londra, Porto Rico, Australia e Macao potrebbero essere le destinazioni scelte e parte degli incassi saranno devoluti in beneficenza.
Kobe Bryant, LeBron James, Dwyane Wade, Carmelo Anthony, Blake Griffin e Kevin Durant sono solo alcune delle star che avrebbero aderito all'iniziativa. Prima però bisogna capire l'evolversi della situazione sul lockout. Le parti si riuniranno ancora oggi per il terzo giorno consecutivo: secondo alcune fonti l'accordo non c'è ancora ma le parti non sono lontane dall'incontrasi sul famoso 50-50 che riguarda la divisione degli introiti. "Tutti sono estremamente concentrati sulle loro richieste. La difficoltà sta nel confrontarsi su quale sia l'oggetto del contendere. La discussione è stata costruttiva. Siamo qui per continuare ad aiutare le parti a ragionare per raggiungere un accordo", ha dichiarato il mediatore Cohen, l'unico a parlare dopo il meeting.