Nazionale, Gentile: "Di Biagio non merita l'Italia"

Pubblicato il 20 marzo 2018 alle 20:47:06
Categoria: Notizie Nazionali
Autore: Simone Lo Giudice

Claudio Gentile esce allo scoperto ed 'esonera' il nuovo ct della Nazionale italiana Gigi Di Biagio. L'ex allenatore dell'Under-21 campione d'Europa 2004 ha dichiarato ai microfoni di Radio Sportiva tutte le sue perplessità sulla scelta di affidare l'Italia all'allenatore romano: "Se uno vince e viene mandato via e invece quelli che non vincono vengono confermati, allora c'è qualcosa che non quadra", ha detto Gentile, mettendo a confronto quanto accade a lui in passato (fu allontanato nell'estate 2006 per volontà del commissario straordinario della FIGC Guido Rossi e del suo vice Demetrio Albertini, nonostante il titolo europeo e la medaglia olimpica conquistati nel 2004) e quello dell'attuale traghettatore della Nazionale. Secondo Gentile, Di Biagio ha fallito gli scorsi Europei di categoria con una squadra ricca di talenti (con almeno 5/6 giocatori da Nazionale A) dopo aver detto che fosse la più forte degli ultimi 20 anni. "Gigi non mi sembra meritevole di ciò che sta ottenendo - continua l'ex difensore della Juventus -  I tecnici federali arrivati alla posizione di ct sono passati da risultati positivi in Under 21. In questo caso non mi sembra che ci siano le credenziali dei suoi predecessori, ma come traghettatore può anche andar bene". 

Gentile ha rifilato qualche stoccata anche al movimento calcistico in generale: "Non ci sono calciatori che meritano la maglia azzurra - continua il tecnico - se bisogna fare affidamento su quelli che hanno fallito la qualificazione. Non è positivo". Parere negativo anche sulla convocazione di Buffon: "Se dobbiamo impostare una Nazionale per il futuro, forse, si dovrebbe puntare sui giovani perché altrimenti non faranno mai esperienza internazionale - continua Gentile - Forse sarebbe meglio scommettere su un portiere in prospettiva, se vogliamo rifondare questa squadra». Applausi invece per la convocazione di Cutrone: "Mi piace molto - spiega l'allenatore nato a Tripoli - Patrick ha fiuto e si muove bene. Può essere un nome da cui partire per il futuro".