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Si chiude una porta, si apre un portone. Non c'è proverbio più azzeccato per la storia calcistica di Lorenzo Insigne, che qualche anno fa è stato scartato dall'Inter ed è finito così nel suo Napoli: "Al provino i dirigenti nerazzurri mi dissero che ero bravo ma un po' bassino - racconta l'attaccante dei partenopei a Radio Kiss Kiss -. A quel punto si è presentato il Napoli, quindi meglio così". Domenica a San Siro sfiderà dunque i colori che potevano essere suoi: "Loro non sono in crisi, conosciamo bene Mazzarri e andremo laggiù per vincere".
#Insigne: da piccolo feci un provino all'Inter, mi dissero che ero bravo ma un po' bassino... Meglio così perché poi arrivò il Napoli
— Official SSC Napoli (@sscnapoli) 16 Ottobre 2014
Il gol al Torino è stato un'iniezione di fiducia per Insigne, che proprio con l'Inter spera di fare il bis: "E' stata una liberazione, stavo aspettando la rete e sono molto contento. Il mio futuro? Sogno di diventare il capitano del Napoli, ma per adesso c'è Hamsik che merita la fascia". I nerazzurri non se la passano bene, ma anche i campani non hanno iniziato la stagione col piede giusto: "Era un momento complicato, siamo stati bravi a restare uniti ed uscirne - dice Insigne, che poi conclude difendendo Rafa Benitez -. E' un grande tecnico, grazie a lui sto migliorando anche in fase difensiva".