Napoli, De Laurentiis sbotta: ''Il San Paolo è un cesso''

Pubblicato il 4 agosto 2018 alle 15:00:00
Categoria: Serie A
Autore: Marco Corradi

Le polemiche tra Aurelio De Laurentiis e il Comune di Napoli non si placano, e il patron azzurro non manca di far sentire il suo disappunto riguardo allo stato dei lavori dello stadio San Paolo. Com'era già capitato in passato, gli azzurri sono stati costretti a inserire il Renzo Barbera come impianto d'appoggio per ottenere la licenza-UEFA, visto che il San Paolo presenta varie problematiche riguardo agli spalti, ai bagni e ad altri requisiti richiesti della Federcalcio europea per ospitare la Champions League. In seguito, sono iniziati i lavori di ristrutturazione necessari e il Napoli ha potuto inserire il suo stadio nella domanda presentata all'UEFA, ma il tutto procede estremamente a rilento.

Nei giorni scorsi, alcune foto apparse sui social e sui quotidiani partenopei hanno mostrato tutti i ritardi nella ristrutturazione dell'impianto, e quest'oggi è arrivata la dura reazione del presidente Aurelio De Laurentiis, che è andato duramente in tackle ai microfoni di Radio Kiss Kiss (radio ufficiale del club): ''Sono abituato alle bugie di Auricchio (capo gabinetto del Comune, che aveva rassicurato sulla disponibilità dello stadio per Napoli-Milan del 25 agosto). Mi aveva detto di avere a disposizione 25mln per i lavori, sapendo del dissesto finanziario del comune, e che il Credito Sportivo non finanzia un Comune in dissesto. E così - prosegue De Laurentiis -, ho dovuto chiedere al presidente De Luca, che stimo molto, di dare i soldi che mancavano per completare l'opera. Ora Auricchio ci consegnerà lo stadio, ma in quali condizioni? Il San Paolo è un cesso, e sarà sempre più cesso''. Parole dure, che susciteranno sicuramente una polemica interna alla società, e De Laurentiis si creerà qualche nemico anche nella tifoseria, dato che gli azzurri restano l'unica società che fa pagare alcune amichevoli come match in pay-per-view: ''Mi dispiace doverlo fare, ma queste partite costano milioni di euro e non riusciamo ad azzerare i costi''.